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INTERVISTA ANNAMARIA SCHETTINO

Annamaria Schettino nasce a Napoli da una famiglia vissuta nel ventre della città partenopea. Si laurea in Ingegneria Chimica ma sceglie di seguire la sua passione che è quella di fare l’insegnante. Insegna in un Istituto a Pozzuoli e nel tempo libero si dedica alla scrittura.

Autrice del libro A-mare

“Questa piccola raccolta di racconti nasce da tutte le storie che vengono condivise con me e che risuonano nel mio animo, quelle significative insomma. L’essenza della vita è amare e quando si ama davvero, si fugge ad ammirare il mare.”

Conosciamola meglio…

OLTRE A SCRIVERE, COSA FAI NELLA VITA?

       La scrittura è solo una passione. Ma è qualcosa che sento l’esigenza forte di fare: a volte, nel corso della giornata mentre sono impegnata a fare altro, mi vengono in mente dei pensieri che devono trovare spazio su un foglio o in un messaggio o in un file. Nella vita faccio  per tante ore al giorno la professoressa di chimica in un Istituto diviso tra terra e mare  tra ragazzi semplici ma che hanno voglia di crescere e scoprire il mondo. E mentre insegno, ancora imparo. Imparo che la diversità in tutte le forme in cui si esprime arricchisce l’altro anche e soprattutto quando è una disabilità. I miei migliori insegnanti sono stati i miei alunni “speciali”.

DA DOVE NASCE LA TUA ISPIRAZIONE?

Non esiste una fonte unica di ispirazione.

A volte il mare, che in assoluto è una delle opere del creato che amo di più, con le sue onde, le sue profondità  e la sua miriade di colori.

A volte ciò che vivo e sento risuonare dentro di me, altre volte quello che mi raccontano e mi colpisce e mi spinge a riflettere.

Molte delle cose che, alcune persone che fanno parte della mia vita condividono con me, per me è una grande ricchezza e grande motivo di ispirazione: trovo che alcuni uomini e donne riescono con la loro vita a costruire veramente delle opere d’arte portando infinita bellezza nell’esistenza di chi li accompagna….anche e perfino quando soffrono tanto.

L’umanità, quella vera, è un dono!

VIENI DA UNA FAMIGLIA DI SCRITTORI?

Sono l’unica scrittrice della famiglia….gli altri mi leggono solo e mi sostengono.

Mio padre che oggi è in cielo, lavorava in ospedale ma il suo stile di vita che ho sempre ammirato, me lo porto addosso, nell’energia che impiego nel mio lavoro, nei sorrisi e anche quando scrivo.

Mia mamma è una casalinga, una donna che ha dato la sua vita per gli altri, per ac

cudire marito e figli ma anche per regalare un sorriso agli ultimi, i sofferenti e i poveri.

Una famiglia semplice  ma portatrice di tanti valori importanti.

COSA VUOI COMUNICARE CON IL TUO LBRO?

Il mio libro non nasce dall’ esigenza di comunicare qualcosa.

L’ho scritto per liberare il mio animo che periodicamente si riempiva e andava svuotato ma dopo aver  preso forma ho sentito il desiderio di condividerlo con quella parte di mondo che almeno una volta ha amato e amato talmente da ritrovarsi in una delle storie che ho raccontato.

Non sono racconti autobiografici ma alcuni dei sentimenti dei miei personaggi li ho provati  anche io. Alcuni racconti sono episodi  che persone a me care hanno vissuto davvero ma sono rivisti dalla mia fantasia e quindi non direttamente riconducibili.

L’intento che mi ha mosso a pubblicare è condividere genesi ed effetti di un sentimento universale, l’amore che è alla base di ogni nostro slancio e  spesso errore.

Senza l’amore però inteso in ogni  sua forma, non ci sarebbe vita.

DI COSA TRATTA IL LIBRO CHE HAI PUBBLICATO CON ATILE EDIZIONI?

A_mare è una raccolta di piccoli racconti che parlano di amore inteso come sentimento che si esprime nei vari rapporti tra uomini e donne, uomini e uomini, padre e figlio, mamma e figlio o semplicemente amici, quelli veri.

In questi racconti aleggiano le emozioni forti e sentite, accompagnate dalla sofferenza delle prove che la vita riserva a chi si mette in gioco, a chi affronta l’esistenza in prima linea senza paura.

QUAL È LO SCRITTORE CHE TI ISPIRA DI PIÙ E PERCHÈ?

Ho due scrittori preferiti e di cui ho letto molti libri: Erri De Luca e Murakami.

Sono differenti per stile e contenuti ma entrambi, mi fanno vibrare l’animo e volare alto dove posso respirare.

QUAL È IL TUO RAPPORTO FRA SCRITTURA E IMMAGINI (FOTOGRAFIE, DIPINTI)?

A differenza di mia figlia Greta, non sono brava a disegnare ma adoro scattare foto.

Come per un racconto o anche un pensiero scritto, anche un  dipinto mi può suscitare una grande emozione al punto che resterei ore a guardarlo per perdermi in quelle pennellate e provare a viverci dentro.

Le foto mi fanno lo stesso effetto.

PROGETTI LETTERARI FUTURI, SOGNI, IDEE DA ATTUARE PER LA TUA VITA?

Non pretendo di diventare famosa scrivendo ma quando qualcuno mi scrive per dirmi che gli piace ciò che scrivo sulla mia pagina Facebook o che ha letto il mio libro e si è emozionato, sono contenta.

Non voglio guadagnare con questa attività: mi piacerebbe però che ciò che sento e mi induce a scrivere, arrivasse ai lettori che possono ritrovarsi in una  delle mie storie e sentirsi protagonisti o addirittura comprendere.

C’è una citazione di Levante che descrive perfettamente ciò che sento:

“ io  probabilmente nella scrittura ho trovato un modo di guardarmi da fuori”.

La scrittura infatti al pari della psicoanalisi,

 permette di guardarti, di mettere fuori ciò che senti e una volta fuori, di vederlo con occhi differenti  e quindi, di capire.

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INTERVISTA ELEONORA GHEZZI

Eleonora Ghezzi, nata a Bergamo il 22 marzo 1988, è perito agrario e da tre-dici anni lavora come impiegata am-ministrativa in un’azienda di apparecchiature scientifiche. Nonostante svolga un lavoro diverso da ciò che ha studiato, ha sempre avuto la passione per gli animali (infatti è volontaria in canile), è vegetariana, amante dei viaggi e studiosa di lingue, tra cui il cinese. Ama leggere libri di genere romance. Dopo aver scritto il primo romanzo dal titolo “Quell’inconfondibile magia”, spera di coinvolgere ancora i lettori con questa sua nuova creazione.

Autrice del testo: Il tuo cuore è il mio cuore

Trama: Amanda e Dylan s’incontrano casualmente e fra loro nasce subito un particolare feeling che sboccerà in amore. Per i due non sarà semplice vivere appieno i loro reciproci sentimenti e, fra parole non dette ed equivoci, più di una volta si allontaneranno. C’è, però, “qualcosa”, come un filo invisibile, che li lega e li spinge a modificare i programmi del loro futuro, in cui riaffioreranno anche alcuni ricordi del passato.

Conosciamola meglio…

OLTRE A SCRIVERE, COSA FAI NELLA VITA?
Oltre a scrivere, che purtroppo è una passione e non una professione (per ora), la mia occupazione
principale è il lavoro, sono impiegata amministrativa in un’azienda che vende microscopi.

DA DOVE NASCE LA TUA ISPIRAZIONE?
La mia ispirazione nasce durante il primo lockdown, essendo rinchiusi in casa ho sviluppato l’interesse
per la scrittura, traggo ispirazione in primis da serie tv o film di genere romance, dove io, con la mia
fantasia elaboro e creo le storie dei miei romanzi.
Inoltre amo leggere i libri di autori del genere, come Nicholas Sparks, Jamie Mc Guire e Anna Todd.

COME NASCONO LE TUE STORIE?
Le mie storie nascono dalla mia fantasia, sono una romanticona e, senza cadere nel banale o noioso,
creo delle storie, compatibili con la realtà e che lascino un po’ di suspance al lettore.
Dopo averle create nella mia fantasia cerco di riportarle sulla carta, elaborando la trama ed inserendo
eventi che si intrecciano con il destino e producono un racconto ricco di avvenimenti, anche inaspettati.

COM’È NATO IL TUO LIBRO? HAI PRESO SPUNTO DA QUALCOSA?
Il mio libro è nato per caso, dopo aver scritto il mio primo romanzo, in modo del tutto naturale, ho
creato una nuova storia da dove è nato questo mio nuovo libro.
Non prendo spunto da qualcosa in particolare, semplicemente, oltre come ho già detto, gurdando serie tv
e leggendo libri del mio stesso genere di scrittura, mi piace ascoltare le storie della gente, che siano
conoscenti o estranei, ascoltando le loro storie di vita, prendo spunto da tutto ciò che mi circonda.
Ognuno di noi ha qualcosa di bello da raccontare ed io assorbo nozioni, commenti ed avvenimenti.

STILI UNA SCALETTA PRIMA DI INIZIARE A SCRIVERE O SEGUI L’ISPIRAZIONE?
Generalmente seguo l’ispirazione, capita che, per esempio, mentre sono al lavoro o a casa , mi venga in
mente un episodio o un particolare avvenimento che mi faccia staccare la mente e sognare e non appena
ho tempo lo appunto.
Oppure, come capita più spesso, avendo già immaginato la scena di quel particolare capitolo, a fine
giornata, rilassandomi, apro il computer e scrivo, in questo modo si creano i capitoli e man mano che
proseguo nascono nuove ispirazioni, sempre generate dalla mia mente fantasiosa.

PERCHÈ I LETTORI DOVREBBERO LEGGERE IL TUO LIBRO?
I lettori dovrebbero leggere il mio libro perché puoi sognare, puoi immedesimarti nei miei personaggi e,
soprattutto per chi ama il genere romance (ma non solo), puoi proseguire la lettura senza mai annoiarti,
solo per scoprire cosa si nasconda, capitolo dopo capitolo.
Il mio libro è fresco, intrigante, scorrevole ed il susseguirsi degli eventi, rende la lettura piacevole, vista
da entrambi i protagonisti principali.
Generalmente utilizzo due narratori, che sono i due protagonisti, uno al maschile ed uno al femminile,
quindi un motivo in più per leggere i miei libri è che esprimo i pensieri di entrambi e li faccio vivere
appieno durante i racconti.

DI COSA TRATTA IL LIBRO CHE HAI PUBBLICATO CON ATILE EDIZIONI?
Il mio libro tratta principalmente di una storia d’amore fra due giovani ragazzi di trent’anni (Amanda e
Dylan) che, per caso, per colpa o fortuna del destino si incontrano in circostanze molto complicate,
soprattutto per lui.
La tragica perdita del grande amore fa crollare il mondo addosso ad Amanda che si sente incapace di
andare avanti con la sua vita.
Grazie alla fedele amica Tessa e soprattutto all’ incontro inaspettato con Dylan, la vita di entrambi verrà
stravolta, Amanda riuscirà ad aprirsi e a lasciarsi andare, scoprendo anche scomode verità che la
allontaneranno da lui.
Nascerà un amore in grado di superare ogni difficoltà? Sarà l’amore per cui varrà la pena lottare?
Oppure sarà solo l’ennesima delusione?
Un intreccio di destini e colpi di scena che faranno venir voglia di indovinare il finale.
Se volete scoprirlo, correte a leggere il mio libro!

OLTRE A SCRIVERE, TI DEDICHI AD ALTRE ARTI?
Oltre a scrivere ho tante altre attività che mi tengono occupata, adoro gli animali soprattutto i cani, sono
volontaria presso il rifugio del cane di Seriate (BG), questa è la mia più grande passione,
Inoltre amo cantare e faccio parte di un coro gospel a Sorisole (BG), ho la passione per la Juventus,
avendo l’abbonamento allo stadio, a Torino, spesso mi faccio un bel viaggio da Bergamo per tifare la
mia squadra del cuore.
Sono anche abbastanza sportiva e cerco di ritagliarmi del tempo per la piscina e la palestra.
Con la mia nuova passione (da due anni) per la scrittura, ho aggiunto qualcosa in più alla mia, già vita
piena di impegni.

PROGETTI LETTERARI FUTURI, SOGNI, IDEE DA ATTUARE PER LA TUA VITA?
Sto scrivendo il mio terzo libro, sono in fase di creazione in questo momento, ne sto ultimando la
stesura e spero di poterlo presto pubblicare, senza fretta però.
Il mio più grande sogno sarebbe quello di vedere i miei libri trasformati in un film o serie tv.
I miei romanzi sono molto dialogati e, da pareri ricevuti mi è stato anche detto che le storie potrebbero
essere compatibili per la sceneggiatura di un film
Questo sarebbe un sogno bellissimo e chissà che un giorno non si possa realizzare davvero.
Mi piacerebbe continuare a scrivere e poter avere una cerchia di lettori appassionati del mio genere,
sarebbe una bella soddisfazione ricevere complimenti, anche da chi è più esperto di me.
Io sono una principiante e non ho mai studiato o fatto corsi di scrittura, nasce tutto da me, quindi mi
piacerebbe avere consigli o dritte da parte di professionisti del settore.

UNA CITAZIONE CHE RAPPRESENTI IL TUO RAPPORTO CON LA SCRITTURA.
La citazione che può rappresentare al meglio il mio rapporto con la scrittura potrebbe essere “Carpe
Diem”, questo perché elaborando mentalmente con la fantasia le mie storie, ogni momento può essere
buono per poter scrivere o annotare le mie idee, quindi non bisogna mai aspettare, ma cogliere l’attimo e
valorizzarlo al massimo.
Non aspettare mai domani a fare quello che puoi fare oggi, questo vale per ogni cosa ed anche per la
scrittura

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INTERVISTA LUCILLA RUOTOLO

Lucilla Ruotolo

Nata a Napoli, lavoratrice, moglie e madre, ho trascorso gran parte della vita svolgendo un lavoro d’ufficio per poi approdare a lavori col pubblico, percependo e adorando il calore umano.

Ho amato sempre leggere e scrivere e oggi sono, con entusiasmo, alla mia prima pubblicazione.

Trama romanzo INVISIBILI

Una donna subisce un licenziamento e, per fronteggiare le tante e diversificate esigenze familiari, inizia un percorso di ricerca di un lavoro stabile, vivendo sulla propria pelle delusioni e difficoltà che minano il suo stato emotivo. Trova la forza morale per non arrendersi dinanzi ai tanti ostacoli del mondo lavorativo nell’amore per il figlio.

CONOSCIAMOLA MEGLIO…

DA DOVE NASCE LA TUA ISPIRAZIONE?

L’ispirazione viene in parte dal percorso mio di vita, in parte da stralci e racconti di altre donne che, come me, hanno avuto grossi problemi nel reinserirsi nel mondo del lavoro;

COME NASCONO LE TUE STORIE?

Dal mio vissuto, dalle mie esperienze ma anche dalle persone che mi sono interno, osservo e vivo la vita.

COM’È NATO IL TUO LIBRO? HAI PRESO SPUNTO DA QUALCOSA?

Mi sono resa conto di non essere la sola ad avere il problema età/lavoro, ma in pochi ne parlano. Se si pensa al lavoro si parla dei giovani in genere.

STILI UNA SCALETTA PRIMA DI INIZIARE A SCRIVERE O SEGUI L’ISPIRAZIONE?

Si, stilo una scaletta, temporale e per argomenti da trattare.

UNO SCRITTORE PUÒ IMPARARE LO STILE?

 Si, lo credo, anche se il mio (in questo caso) voleva essere diretto, una denuncia.

COSA VUOI COMUNICARE CON IL TUO LBRO?

Il disagio, l’abbandono da parte delle istituzioni e la solitudine sociale. Voglio che se ne parli, che nessuna si senta sola.

PERCHÈ I LETTORI DOVREBBERO LEGGERE IL TUO LIBRO?

Perché è vero, è reale ed in tante/i si possono identificare.

ESISTE UN LIBRO CHE HA AVUTO UNA GRANDE INFLUENZA NELLA TUA VITA?

Tantissimi, libri e scrittori. Sono fan di Ken Follett, ma ho letto tantissimi autori e spaziato nei generi. Ma uno che mi ha rapita è stato “La pietra del cielo” di Jack Whyte.

PROGETTI LETTERARI FUTURI, SOGNI, IDEE DA ATTUARE PER LA TUA VITA?

Sto scrivendo un nuovo libro, la scaletta è già pronta, le basi le ho gettate.

UNA CITAZIONE CHE RAPPRESENTI IL TUO RAPPORTO CON LA SCRITTURA.

Di Georg Elliot “non è mai troppo tardi per essere ciò che avresti potuto essere”.

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Intervista Assunta Esposito

Assunta Esposito è docente, formatrice e scrittrice per passione. Si occupa da sempre di tematiche giovanili e di problemi legati all’infanzia e all’adolescenza. Da circa un decennio si dedica con particolare interesse alle problematiche ambientali.

Libro: Il Pianeta che Vorrei The Planet I would like…

OLTRE A SCRIVERE, COSA FAI NELLA VITA?
Sono una docente, formatrice, ambientalista, moglie e mamma; mi occupo da sempre
di tematiche giovanili e di problemi legati all’infanzia e all’adolescenza. Da circa un
decennio mi dedico con particolare interesse alle problematiche ambientali lavorando
a stretto contatto con i bambini/ragazzi e scrivendo di problematiche ambientali e
sostenibilità.

COME NASCONO LE TUE STORIE?
In generale, tutto ciò che scrivo nasce sempre da un bisogno di voler comunicare
pensieri, riflessioni, emozioni, esperienze di vita su tematiche che mi stanno più a cuore,
come in questo caso, l’ambiente; oppure scrivere di infanzia e adolescenza, oppure
poesie.

COM’È NATO IL TUO LIBRO? HAI PRESO SPUNTO DA QUALCOSA?
Come espresso nel mio libro, questo lavoro è nato dall’esigenza e dalla voglia di
contribuire, anche attraverso la lettura di racconti, a migliorare il nostro Pianeta.
Guardandomi intorno, mi sono accorta, purtroppo, che poco si sta facendo per salvare
il nostro Pianeta. I cambiamenti climatici sono visibili…la nostra Madre Terra è in
affanno.

COSA VUOI COMUNICARE CON IL TUO LIBRO?
Sento il dovere di affrontare il fenomeno della crisi climatica, voglio informare e
formare le nuove generazioni. Attraverso il mio libro vorrei essere promotrice di uno
“spirito ecologico”, con l’obiettivo di costruire un “umanesimo ecologico”, espressione
di una società sostenibile e responsabile. Pertanto invito soprattutto i giovani all’azione,
a creare qualcosa di concreto per il nostro Pianeta Terra.

PERCHÈ I LETTORI DOVREBBERO LEGGERE IL TUO LIBRO?
I lettori dovrebbero leggere il mio libro innanzitutto perché affronta un argomento di
grande attualità, che riguarda tutti noi, il nostro benessere e non solo; inoltre il libro
può essere un valido strumento di lavoro per i ragazzi e per i docenti, pertanto può
essere oggetto di studio.

DI COSA TRATTA IL LIBRO CHE HAI PUBBLICATO CON ATILE EDIZIONI?
Il libro tratta di tematiche ambientali, inquinamento, cambiamenti climatici,
biodiversità, ecosistemi, energia, ambiente, salute, sostenibilità e soprattutto della sfida
globale alla quale tutti noi siamo chiamati ad affrontare.

OLTRE A SCRIVERE, TI DEDICHI AD ALTRE ARTI?
Oltre alla passione per la scrittura, mi dedico alla pittura e al disegno fin da piccola.
Quando non riesco ad esprimermi con le parole utilizzo l’arte del disegno e della pittura
come mezzo di espressione e comunicazione. Sempre più utilizzo l’arte e la creatività
per rielaborare le mie emozioni, per placare le mie preoccupazioni, per rifugiarmi in
un luogo sicuro.

QUALI SONO PER TE LE INFLUENZE RECIPROCHE FRA LETTERATURA E
VITA?
Nelle mie opere descrivo sempre la realtà, facendo un’attenta analisi della società,
affrontando tematiche a me care, dando sempre il mio punto di vista e condividendo
pensieri e riflessioni. Il mio intento è quello di far conoscere meglio alcuni aspetti della
società in cui viviamo, in modo da poterla in qualche modo, migliorare. La letteratura
ha la capacità di creare ponti tra passato e presente; è strettamente legata alla realtà, di
ci mostra tutti gli aspetti della vita, ci mette in relazione con noi stessi e con il mondo.

PROGETTI LETTERARI FUTURI, SOGNI, IDEE DA ATTUARE PER LA TUA
VITA?
Presto uscirà una raccolta di sessanta poesie alla quale tengo molto, in quanto
raccontano un’altra me; inoltre ho in cantiere altri progetti letterari che riguardano
l’infanzia e l’adolescenza e la violenza di genere. Per il prossimo futuro ho in
programma di trasformare un’idea che da tempo ho in mente in una realtà, la quale mi
permetterà di stare più a contatto con le nuove generazioni: essere promotrice di uno
“spirito ecologico” e costruire con loro un “umanesimo ecologico”, questa è la mia
missione. Mi guardo intorno e mi accorgo che il mondo va in un’altra direzione, mi
rendo conto che c’è ancora tanta indifferenza e poca presa di coscienza di fronte a tale
emergenza climatica. Pertanto vorrei contribuire a cambiare la rotta, vorrei fare la mia
parte e lasciare il segno.

UNA CITAZIONE CHE RAPPRESENTI IL TUO RAPPORTO CON LA
SCRITTURA.
“Scrivo e cambia il mondo

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Contest Fiera-mente Raccontiamo

Caro autore, Cara autrice,

La ATILE EDZIONI organizza un contest letterario dal titolo Fiera-Mente… Raccontiamo.
Il Contest ha lo scopo di creare una raccolta di racconti e poesie che sarà presentata al SALONE DEL LIBRO di Torino (18-22 maggio 2023), dove saremo presenti con un nostro stand.

La partecipazione alla fiera non è soltanto un momento di crescita per la nostra casa editrice ma anche un luogo di promozione per coloro che hanno già pubblicato con noi,
un momento di incontro per chi ci segue e vuole conoscerci e una nuova occasione per tutti coloro che in futuro decideranno di affidarci le loro opere.

La nostra è una piccola realtà editoriale che si muove in un settore complesso e fortemente competitivo,  la nostra crescita professionale non può non tenere conto di tale contesto.

Ciò di cui siamo consapevoli è che la nostra forza è strettamente legata a voi scrittori, a cui noi siamo grati per  averci scelto.

Curiamo i nostri autori nel miglior modo possibile e con tutte le nostre risorse.

Crediamo che  curare non significhi solo “far pubblicare” ma offrire  opportunità e condividere esperienze per crescere professionalmente insieme.

Da questa consapevolezza nasce l’idea del CONTEST Fiera-Mente… Raccontiamo.

Daremo vita, perciò, ad una raccolta di vostri racconti e poesie e la nostra partecipazione alla fiera di Torino sarà un’occasione che ci renderà FIERI di aver raggiunto un nuovo traguardo insieme a voi.

Partecipare insieme ad una scrittura collettiva in un luogo simbolo dell’editoria italiana è significativo del valore e della forza che hanno la scrittura e la lettura, cibo per la nostra MENTE.

Durante la fiera ci sarà un evento visibile anche on line sulle pagine social della casa editrice ed in quell’occasione verrà presentata l’antologia e svelati i nomi dei 2 vincitori, uno per la poesia e uno per i racconti.

Di seguito troverete modalità di partecipazione e le informazioni necessarie.

Il contest è finalizzato alla creazione di una antologia che verrà presentata alla Fiera del libro di Torino 2023.

L’antologia verrà realizzata con racconti brevi e poesie a tema libero selezionate tra tutte quelle arrivate e sarà curata dalla Dott.ssa Enrica Mossetti, Editor della casa editrice Atile edizioni.

Racconti

Si partecipa con un racconto breve.

– Ogni autore potrà proporre più di un racconto ma ne verrà comunque scelto uno solo.                    – Il racconto proposto dovrà essere inedito.
– Ogni racconto dovrà avere la lunghezza fino a 9000 battute spazi inclusi. (circa 5 pagine formato a5)
– Il prezzo di copertina sarà di 15€  
– La copertina sarà curata e scelta dalla casa editrice.
– La raccolta sarà presentata ed esposta alla Fiera del SALONE DEL LIBRO di Torino.

– Il libro sarà in vendita presso tutti gli store on line (sia in versione cartacea che in versione ebook): Amazon kindle store, la Feltrinelli, Mondadori store, libreriauniversitaria.it, ilgiardinodeilibri.it, hoepli.it, librisalus.it, unilibro.it, casadellibro.com, ibs.it, bookrepublic. Distribuzione nelle maggiori librerie nazionali con servizio on demand.

Poesie

Si partecipa con tre poesie.


– Ogni autore potrà proporre più di tre poesie ma ne verranno comunque scelte solo tre. 

– Le poesie proposte dovranno essere inedite.

– Le poesie non hanno limiti di lunghezza.

– Il prezzo di copertina sarà di 15€  

– La copertina sarà curata e scelta dalla casa editrice.

– La raccolta sarà presentata ed esposta alla Fiera del SALONE DEL LIBRO di Torino.

– Il libro sarà in vendita presso tutti gli store on line (sia in versione cartacea che in versione ebook): Amazon kindle store, la Feltrinelli, Mondadori store, libreriauniversitaria.it, ilgiardinodeilibri.it, hoepli.it, librisalus.it, unilibro.it, casadellibro.com, ibs.it, bookrepublic. Distribuzione nelle maggiori librerie nazionali con servizio on demand.

Si possono inviare le opere dal 13-02-23 al 31-03-23

INVIARE LE OPERE IN FORMATO WORD A INFO@ATILE.IT

Inserire nel file: Nome, Cognome, telefono, mail

Per info tel. 3408764426

Condizioni e costi:

Gli autori delle opere selezionate dalla redazione della casa editrice Atile edizione saranno informati e verrà richiesta come condizione per l’inserimento nell’antologia l’acquisto di almeno 1 copia cartacea e la firma della liberatoria per la pubblicazione.

  • Acquisto 1 copia cartacea 15 euro (compresa spedizione)

Per chi volesse acquistare 2 copie 28 euro (compresa spedizione), più di 3 copie euro 13 ciascuna (compresa spedizione)

Tra tutti gli autori selezionati e inseriti nell’antologia la redazione della casa editrice sceglierà due vincitori, uno per la poesia e uno per i racconti. I vincitori verranno annunciati tramite diretta social durante la Fiera internazionale del libro di Torino, riceveranno come premio una targa personalizzata e un’intervista sulla rivista Ar.Te. Arte e Territorio.

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Prefazione Il dono dei pensieri

Autrice: Graziella Dragoni

Prefazione a cura di Elena Midolo

Con linguaggio semplice e colloquiale tipico del diario quale genere letterario, la scrittrice e poetessa Graziella Dragoni viaggia sul piano psicologico e spirituale attraversando sentimenti, emozioni, segmenti di pensieri in compagnia di un pacchetto di personaggi che, in fondo, è un io narrante ben strutturato che si muove sull’orlo di un filo logico senza cadere nella banalità e nell’oscitanza. Sono personaggi che confluiscono in una sola fonte energetica, riconducibili a un solo sentimento, che si spogliano scoprendo la nudità di quella linea di demarcazione che divide l’essere umano fra ciò che vuole e ciò che non vuole mostrare agli altri. Ma sono personaggi che si staccano da un unico monolito, come pietre, e prendono vita grazie a quel filo logico, il pensiero, che li equilibra e li sovrasta e li separa e li riunisce allo stesso tempo. Pensiero che è la ricchezza interiore della nostra scrittrice, che non si arrende a Procuste ed esprime se stessa per essere compresa nelle varie e diverse sfaccettature e sfumature della sua personalità.

L’impressione è che sia Soledad – Solitudine – a dare un senso filosofico a questo diario. Ella scrive una «sorta di diario per me stessa» in cui ci sono «pensieri senza ordine» che rivelano la sua natura, il suo percorso di formazione.

Soledad appare come un elemento di raccordo fra i vari personaggi, che sono le componenti palpabili dell’essenza della scrittrice Graziella Dragoni. La solitudine, quando non imposta da situazioni o da persone, è una condizione interiore

dell’individuo di isolamento – e solo è chi vuol esserlo – che lo sprona a un dialogo con se stesso, spesso a scoprire i tanti aspetti, identitari, della propria personalità, ma anche quegli elementi unici e coerenti della condotta cognitiva. E qui, in questo stretto anfratto, la nostra scrittrice si rifugia e scrive e la scrittura, come per un bimbo potrebbe essere il suo peluche preferito, è il suo «sostegno», è il luogo della sincerità, dove si può stare «senza bisogno di veli» dove trovano spazio i «fantasmi» che, talvolta, «prendono il sopravvento».

Nel viaggio emozionale all’interno del poliedrico mondo interiore della scrittrice, che si esprime anche con racconti e poesie, non ci si può esimere da considerazioni sul simbolismo, in un periodo storico in cui la visione globale dell’umanità ci esorta a riflettere sul declino di molti valori. Ma la Dragoni non si lascia suggestionare da allusioni fantastiche, piuttosto manifesta il suo allontanarsi da situazioni formali e conformiste non ignorando la dualità fra bene e male, consapevolizzandosi e aspirando a ideali di libertà, verso i quali anche la solitudine Soledad può portare completandosi:

«È sempre viva nella mia memoria l’immagine degli angeli caduti che sentono il bisogno di radunarsi ogni sera sui tetti dei palazzi e delle torri, non più in cielo, non in terra fra gli uomini; un’immagine di nostalgia struggente, nella sensazione sospesa fra l’essere e il non essere; come compare nel film “Il cielo sopra Berlino”.

Ma più che di angeli, io parlo di ali, il mezzo simbolico con il quale ci si può elevare dalla terra verso l’infinito. Le ali mi

affascinano; con esse si conquista la leggerezza, ci si libera del peso del quotidiano, si vola verso la libertà.

Per me le ali sono simboli di aspirazioni, di movimento; sono il mezzo per allontanarsi da situazioni formali e conformiste.

Il corpo è pesante, io non ho ali per volare; ma la mia mente è in grado di farlo ed è ad essa che applico le ali… che spesso non mi sorreggono, in balia di ogni corrente di materialità.

Mi preoccupo delle ali troppo esili negli angeli; sapranno sostenere un lungo volo?»

“Il dono dei pensieri”: pagine di vita, intime, preziose, esposte al pubblico su una bancarella di pensieri. Pensieri dell’eclettica Dragoni espressi da porzioni di donna che si possono apprezzare «solo in blocco, insieme, come unite in una sola persona», che deve essere libera di gestire la propria vita e di pensare senza altrui interferenze, pur nella propria fragilità femminile, pur in «descalation». Interessanti le riflessioni della scrittrice sull’indifferenza, che, di certo, non oscurerà e getterà nell’oblio “Il dono dei pensieri” perché questo “dono” – questo gioiello – rappresenta un cammino esperienziale che, senza difficoltà, può aiutare a capire conflitti interiori, o dissonanze cognitive, e armonie nell’incontro fra i “pezzi” che compongono la personalità di ciascun essere umano.

                                                                                                                              Elena Midolo

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Prefazione Invisibili

Prefazione a cura di Elena Midolo

Libro di Lucilla Ruotolo

Sulla scia del racconto autobiografico e della fantasia intercalati nell’odierna realtà sociale, Lucilla Ruotolo contribuisce a rimarcare gli svantaggi della condizione femminile nel mondo lavorativo, frammezzando la narrazione, suddivisa in anni (dal 2007 al 2021), con semplici parole dirette ai lettori come se costoro fossero il principale interlocutore in una fase più discorsiva che narrativa.

La neofita scrittrice prende spunto da qualche sua esperienza lavorativa – nonché di vita – per evidenziare, generalizzando, come tutt’oggi, in relazione alla parità di genere, ci sia spesso un divario, anche retributivo, nell’ambito lavorativo, sebbene molti passi avanti siano stati compiuti rispetto al passato. Ed ecco “Invisibili”. Non gli, ma le “Invisibili”.

Chi sono le invisibili?

Sono quelle donne che, ogni giorno, lottano per un tozzo di pane; sono le escluse dal “pianeta lavoro”; sono quelle che si accontentano di un semplice lavoro dignitoso; quelle combattenti che devono riequilibrare le dinamiche che si attivano quando è necessario, od obbligatorio, lavorare e occuparsi allo stesso tempo dei figli innanzitutto, o della famiglia, senza aiuto affettivo, morale, economico sufficiente a garantire i livelli minimi di sopravvivenza fisica, psicologica, sociale.

L’ambito economico assume rilievo perché, talvolta, lo stipendio (in tanti casi non corrisposto mensilmente) non basta a soddisfare i bisogni del vivere quotidiano. Del resto, ancora oggi, coesistono lavori mal pagati, ma anche “assunzioni” in nero che non garantiscono i diritti dei lavoratori, in particolare delle lavoratrici.

Dalla lettura di “Invisibili” emerge a gran forza come le donne, oltre a dover conciliare esigenze familiari e lavoro, fanno più fatica a conquistarsi il posto lavorativo, a fare carriera, a essere riconosciute come leader. Talvolta si trovano dinanzi a domande quasi di tipo illegale durante un colloquio di lavoro

o a dover firmare lettere di licenziamento in bianco.

C’è da considerare che la condizione della donna nell’inserimento nel mondo lavorativo parte da un lontano passato e che, durante la pandemia, si è determinata una crisi all’interno di una crisi – peraltro già esistente da tempo – in cui molte donne hanno subito il passaggio dall’essere lavoratrici attive a essere lavoratrici inattive. Pertanto, la pandemia, inserendosi in un contesto già deficitario, ha aumentato la soglia delle diseguaglianze.

Fra le pagine di “Invisibili” affiora, quasi in modo impercettibile, che la condizione di pari percentualità di lavoro di cura non redistribuito in egual misura con gli uomini evidenzia una situazione culturale persistente sul lavoro italiano che, come già accennato, affonda le sue radici nel passato.

Cosa può aiutare una donna delusa dal mondo lavorativo, dai momenti di disperazione dinanzi all’assenza di un lavoro che le consenta di gestire economicamente la quotidianità familiare?

Cosa può liberare una donna distrutta dal peso della discriminazione lavorativa, dalla disoccupazione?

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Intervista Francesco Soldini

LIBRI: Diari poetici, Poetando per la città, La sindrome della cometa

Francesco Soldini è nato a Milano nel 1969 ed è cresciuto a Massagno (Ticino). Vive fra Milano e il distretto di Lugano, dove si è trasferito nel 1974 con la famiglia. Laureato in Scienze politiche a Ginevra, scrive poesie dall’età di 14 anni. Nel 2002 ha pubblicato la sua prima silloge di poesie “La vita è un’idea dell’acqua” dopo aver creato l’Edizione Artigianale. Nel 2005 ha pubblicato il libro di poesie “Fiorito luminoso” e il romanzo di viaggio “La sindrome della cometa”. Nel 2021 ha pubblicato “Diari poetici” con la casa editrice ATILE Edizioni.

Da dove nasce la tua ispirazione?

Quando ero ragazzo la poesia era solo una ricerca espressiva saltuaria, una sperimentazione solo personale che si è sviluppata durante l’università in scienze politiche a Ginevra. Sono dislessico ed ho imparato a fatica la grammatica, ma essendo cresciuto trai libri ho sempre sognato di scriverne uno. Dopo gli studi ho deciso di fare un viaggio in Australia e Malesia dove ho cominciato il percorso che seguo ancora oggi di fare foto e scrivere poesie. Era il 1996 e a 27 anni mi misi a scrivere il romanzo del viaggio “La sindrome della cometa” basato su quell’esperienza. Nel 2002 ho iniziato a fare a mano in casa la silloge “La vita è un’idea dell’acqua”, 275 libri artigianali in cartoncino che ho chiamato Edizione Artigianale. Nel 2005 ho pubblicato nella stessa maniera una seconda silloge “Fiorito luminoso” e un centinaio di copie di una prima versione del romanzo “La sindrome della cometa”. In tutto l’Edizione Artigianale sono stati 500 libri fatti a mano in casa distribuiti anche nelle librerie.

Uno scrittore può imparare lo stile?

Per me è naturale continuare con il mio stile, avendo seguito la scolarità in Svizzera non ho una formazione letteraria italiana ma mio padre aveva una libreria a Lugano e ho sempre avuto una grande curiosità in ogni direzione del sapere. Con i miei studi ho una formazione scientifica, anche se ero diventato bravo in italiano perché leggendo molto ho smesso di litigare sempre con la grammatica migliorando anche nella creatività.

Di cosa trattano i libri che hai pubblicato con ATILE edizioni?

Viaggiando nel 1996 avevo notato che diversi giovani tenevano un diario, un’abitudine ormai desueta che era stata così importante nella storia della letteratura. Invece di un diario decisi di romanzare la mia esperienza all’estero, sempre ancorandola alla realtà vissuta per descrivere quanto avevo imparato, come avevo studiato alle lezioni di etnologia. Non c’erano ancora i social dove ci sono infinite versioni di diario che vengono pubblicate dagli utenti. Nel 2016 ho cominciato a comporre poesie seguendo il mio vissuto e l’attualità del mondo pubblicando con ATILE i “Diari poetici” nel 2021, quattro diari di un anno ciascuno con la narrazione per ogni poesia. Nel 2022 ho pubblicato il seguito “Poetando per la città” dove trovo interessante la descrizione di un anno con la presenza della pandemia. Contemporaneamente ho rivisto il romanzo “La sindrome della cometa”, che ho pubblicato con le foto del viaggio e le poesie che ho composto durante l’esperienza, aggiungendo quelle che ho fatto durante ogni stesura del libro negli anni.

I  diari poetici sono più di un centinaio di poesie ogni anno con la narrazione per ciascuna, il romanzo una narrazione legata alla realtà con le poesie e le foto. Nella conclusione di “Poetando per la città” ci sono due poesie nuove che ho composto rileggendo il romanzo, che conclude con una poesia contenuta in entrambi i libri.

Qual’è il tuo rapporto fra scrittura e immagini?

All’inizio erano due forme espressive distinte, una ricerca personale saltuaria. Con l’avvento dei social ho preso l’abitudine di fare regolarmente poesie e foto. Le associo nei miei post dove spesso l’immagine che ho preso m’ispira i versi che scrivo. Tutto forma un continuo diario che mi sprona a cercare sempre nuove immagini e nuovi argomenti del mio stile descrittivo del mondo vissuto.

Ci racconti il tuo rapporto con la scrittura e com’è cambiato nel tempo? Cos’è rimasto, cos’hai perduto, cos’hai guadagnato?

Per me i dettati erano un incubo, scrivevo più piano degli altri e con la dislessia non riuscivo proprio ad andare d’accordo con la grammatica. Ho anche imparato il francese, un poco di tedesco e d’inglese ma soprattutto orali perché solo in italiano ho allenato una capacità di scrittura forse decente. D’altra parte il dimenticare le regole mi ha obbligato a reimparare sempre la lingua e ho sviluppato la mia creatività espressiva, la mia originalità dove man mano ho unito le conoscenze alla composizione letteraria.

Che relazione c’è tra la scrittura e la società, con le sue influenze politiche e culturali? Come s’inseriscono questi aspetti nella tua produzione letteraria?

Qualcuno m’ha detto che la poesia sta morendo, dal punto di vista commerciale quella che era stata un’arte centrale è diventata marginale nelle vendite. Nella mia esperienza ho visto l’esigenza spontanea di scrivere e trovo che i social sono un calderone dove ciascuno si esprime anche poeticamente. Io vi ho unito l’attualità e le conoscenze badando poco al successo commerciale e molto alla mia ricerca artistica. Penso che partecipo ad abbellire questa attuale esplosione di scrittura e di creazione d’immagini non legata alle rigide regole letterarie ed artistiche del passato, mi sembra che c’è un’ondata di nuova arte di ciascuno che sfugge ai criteri codificati perlopiù legati a dei professionisti.

Hai una tua fan page? Hai un blog? Sei seguito?

Dal 2005 mando regolarmente le mie poesie a poetare.it dove ho un ottimo rapporto con l’amico Piero Colonna Romano che commenta man mano le composizioni nelle poesie del giorno, per chi volesse può leggermi anche nei poeti del sito. Quindi ho cominciato a partecipare a Facebook allargando gli amici e partecipando ai gruppi di poesia, di libri e d’arte. Da qualche anno sono su Istagram (@frasoldini) con un certo seguito. Se in Facebook prevale la valutazione della scrittura su Istagram hanno più importanza le immagini. Per me sono l’ideale per creare sempre nuovo materiale che unisce i due.

Progetti letterari futuri, sogni, idee da attuare per la tua vita?

Devo ancora aggiungere la narrazione alle poesie dell’anno poetico giugno 2021 – maggio 2022 e mi piacerebbe cominciare a pubblicare con le foto attuali, per ora solo come copertine dei miei libri con ATILE edizioni. Creo anche ogni settimana sui social. Nello stesso tempo è un impegno distribuire con il vago senso di lottare contro i mulini a vento per far leggere la poesia ai lettori disabituati, quasi come se fosse una nuova arte sconosciuta. Mi piace camminare e progetto le passeggiate portando con me la macchina fotografica.

Sto pensando anche a un romanzo d’avventura che per ora è solo un cespuglio d’idee. Il mio sogno è di poter avere un riscontro finanziario con il mio lavoro artistico, non è mai stato il mio obbiettivo ma sarebbe una bella soddisfazione.

Una citazione che rappresenti il tuo rapporto con la scrittura.

Proporrei una poesia contenuta nel libro “Poetando per la città”:

Dipingere i sogni

disegnare i versi

scoprire il regno

della poesia d’amarsi,

scorrono i giorni

scorre la penna

per il libro pieno

di vivere gli anni,

diari poetici

distribuiti agli amici

e sudare le parole

d’amare e volare.

                                                                                                          Francesco Soldini

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Intervista Anna Valente

LIBRO: Risveglio

Anna Valente nasce a Napoli nel 1969 nel mese di dicembre ( suo mese preferito). Sposata con Giorgio dal 1991 ha 2 figli (Domenico e Raffaella) e due gatti. La sua passione per la scrittura l’ha portata sin da ragazzina a scrivere nero su bianco i suoi pensieri e i suoi sogni. Aspirante scrittrice tra le sue pubblicazioni ricordiamo il libro Dormimondo (Boopen edizioni).

QUANTO CONTANO LE TUE RADICI IN QUELLO CHE SCRIVI?
Molto in quanto nata a Napoli e vicino al mare questo contesto mi porta spesso a parlare e ad essere
ispirata da esso.

COSA VUOI COMUNICARE CON IL TUO LBRO?
Vorrei comunicare che l’amore è un concetto che attraversa lo spazio e il tempo ma è il sentimento che ci
tiene in vita

PERCHÈ I LETTORI DOVREBBERO LEGGERE IL TUO LIBRO?
Perché è leggero ma non futile, perché è intrigante ma non scontato. C’ ho messo l’anima dentro e anche il
cuore e finché le cose sono fatte con questi elementi non sono mai banali, mai brutte. poi se nessuno lo
legge allora non avrebbe senso che io l’abbia scritto ahahaha.

DI COSA TRATTA IL LIBRO CHE HAI PUBBLICATO CON ATILE EDIZIONI?
racconta una storia che potrebbe essere di tutti. Soprattutto racconta dell’amore vissuto a 360° non solo
verso un amante ma verso la vita in genere in un contesto molto attuale che ci riguarda un po’ tutti quanti.

QUAL È LO SCRITTORE CHE TI ISPIRA DI PIÙ E PERCHÈ?
Erri De Luca, perché in primis napoletano come me, ma non solo per questo anche perché nei suoi libri
troviamo mille argomenti tra cui il misticismo che mi appassiona molto, poi la realtà dei tempi andati
rendendola non noiosa ma nostalgica

ESISTE UN LIBRO CHE HA AVUTO UNA GRANDE INFLUENZA NELLA TUA VITA?
Si in realtà 3 :
1= On the road di Jack Kerouac ,
2= Cent’anni di solitudine di Gabriel Garcia Marquez,
3= Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Caroll Questo in particolare perché racconta di questi
personaggi e posti irreali o sconosciuti alla mente umana, “ S’io avessi un mondo come piace a me, là tutto
sarebbe assurdo: niente sarebbe com’è, poiché tutto sarebbe come non’è, e viceversa! Ciò che è non
sarebbe e ciò che non’è sarebbe! “ Questa frase mi ha ispirato molto poiché come Alice anch’io ho un
mondo come piace a me dentro di me. Perché questi non è altro che un viaggio dentro se stessi che a me
capita spesso di fare.
(da ragazzina leggevo molti libri Harmony e di Liala.)

CI RACCONTI IL TUO RAPPORTO CON LA SCRITTURA E COM’È CAMBIATO NEL TEMPO? COS’È RIMASTO,
COS’HAI PERDUTO, COS’HAI GUADAGNATO?
Il mio rapporto con la scrittura è cambiato ma statico nello stesso momento in quanto sono cresciuta quindi
ho una visione delle cose più vera,questo non ha cambiato il mio modo di sognare anzi esso si è adattato
alla mia crescita personale ma restando invariato in quanto la fantasia non ha perso il suo fascino.
Mi sono rimasti i sogni, la speranza e soprattutto la curiosità di conoscere ciò che non possiamo ne vedere
ne toccare.
In verità non ho perduto nulla o quasi.
Ho guadagnato memoria dei racconti di vita, di speranza, d’amore ecc da tante persone che hanno
condiviso con me i loro pensieri ed io ne ho costruiti fogli scritti. In particolare ho guadagnato rapporti
umani e rapporti persi con persone a cui tenevo ma che avevamo divise le nostre strade.

CHE RELAZIONE C’È TRA LA SCRITTURA E LA SOCIETÀ, CON LE SUE INFLUENZE POLITICHE E CULTURALI?
COME S’INSERISCONO QUESTI ASPETTI NELLA TUA PRODUZIONE LETTERARIA?
La scrittura e la società dovrebbero essere due mondi a se, in quanto la scrittura è fatta di ispirazione,
fantasia, nostalgia cioè tutto ciò che è dettato dal sentimento e a volte anche dall’illogica (almeno che non
parliamo di giornalismo che è un altro campo e ci sarebbe troppo da dire), mentre la società è formata da
leggi, relazioni, regole e comportamenti consoni ad occasioni e momenti ma già nella notte dei tempi c’è
sempre stato un connubio che rende l’una influenzata dall’altra, quindi spesso grandi scrittori si sono
ispirati o fatti condizionare dalla società e il momento politico o storico di un certo periodo , e nel contrario
anche le società si sono lasciate condizionare o ispirare dal pensiero filosofico o utopistico di alcuni scrittori.
Questi aspetti si inseriscono nella mia produzione letteraria in quanto sono presenti facendo parte del mio
quotidiano, mi piace parlare di politica, di storia, di cultura di tutto ciò è presente nella mia vita e la vita
della maggior pare di chi legge, quindi tutto ciò viene raccontato da me nei miei libri e automaticamente
spero sia motivo di riflessione, che aiuti a mettersi in discussione e fare se il caso anche autocritica.

PROGETTI LETTERARI FUTURI, SOGNI, IDEE DA ATTUARE PER LA TUA VITA?
Si, tantissimi sogni nel cassetto, moltissimi fogli scritti, cancellati, riscritti e modificati sulla scrivania, miriadi
di idee nella testa che litigano tra loro per dire chi è la prima e soprattutto vorrei attuare tantissime cose tra
cui viaggiare per raccontare ma per adesso credo che i viaggi della mente e dell’anima avranno il
sopravvento ma sicuramente non cambieranno ma semplicemente arricchiranno la mia vita.

UNA CITAZIONE CHE RAPPRESENTI IL TUO RAPPORTO CON LA SCRITTURA.
Finché ci sarà un solo essere umano che scriverà di sogni e speranze, l’umanità non sarà del tutto perduta
(Anna Valente)
Grazie per la cortese attenzione Anna Valent

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Intervista GUGLIELMO ANTONELLO ESPOSITO

LIBRO: “Nei secoli e per sempre”

Oltre a scrivere, cosa fai nella vita?
Sono un pensionato, ed ora mi posso dedicare completamente ai miei interessi.
Da dove nasce la tua ispirazione?
Dalla mia innata curiosità e dai molti libri letti
Come è nato il tuo libro? Hai preso spunto da qualcosa?
Dalla mia passione per la “storia” da cui, romanzando, ho incluso l’origine della mia famiglia
Uno scrittore può imparare lo stile?
Il fatto di essere scrittore, credo includa un proprio stile di base, certamente si può perfezionare, traendo esempio da autori particolarmente apprezzati.
Perché i lettori dovrebbero leggere il tuo libro?
Per poter così viaggiare con la propria mente nell’arco temporale di quattromila anni, un viaggio nel tempo che immergerà il lettore, in un atmosfera di mistero, avventura e amore, e che sicuramente desterà in ognuno, l’interesse di approfondire la conoscenza della storia, scoprendo i valori umani che hanno caratterizzato ogni epoca.
Qual è lo scrittore che ti ispira di più e perché?
Ce ne sono molti ma attualmente, il mio preferito in assoluto è Ildefonso Falcones, per la sua capacità di coinvolgermi attraverso la descrizione dettagliata di ogni particolare, al punto di rendermi visibile e vivibile ciò che scrive
Oltre a scrivere, ti dedichi ad altre arti?
Oltre ad aver scritto questo romanzo, faccio teatro amatoriale, recitando con la mia compagnia, mettendo in scena ormai da un ventennio, le mie commedie.
Quali sono per te le influenze reciproche tra letteratura e vita?
Sicuramente, la letteratura allarga le vedute di ognuno, migliorandone la vita.
Hai una tua fan page? Hai un blog? Sei seguito?
Sono in Facebook e Instagram, e da li, chi interessato può andare al mio blog, che però al momento, tratta solo delle mie commedie. Avendo appena edito questo mio primo romanzo, non sono ancora conosciuto, e di conseguenza
per il momento, non sono molto seguito.
Una citazione che rappresenti il tuo rapporto con la scrittura
“Scrivere è dipingere i sogni, leggere è contemplarli”.