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RECENSIONE UNA FINESTRA SULLO SPAZIO (2)

Recensione Dormimondo

AUTRICE: ANNA VALENTE

(a cura di Valentina Labattaglia)

Dopo aver pubblicato Risveglio nel 2022 (ATILE Edizioni), Anna Valente, sognatrice senza speranza e integerrima appassionata di lettura, torna a mettere nero su bianco i suoi pensieri e un bozzetto di scartoffie si trasforma in un nuovo romanzo, dedicato alla sua famiglia e a chi, come lei, non smette mai di credere nel potere della mente e dei desideri.

Per la sua seconda pubblicazione, l’autrice apre le porte del cuore e si sofferma sull’idea di un mondo interiore che ci viene proposto e descritto attraverso una raccolta di racconti, inframezzati da commenti e sequenze riflessive. Idee astratte e pensieri apparentemente caotici trovano un giusto compromesso e si uniscono, creando una realtà parallela a quella quotidiana.

Pertanto, nasce Dormimondo, una dimensione immaginaria e visionaria che prende concretezza nella fantasia e nei sogni delle persone, realtà altra raggiungibile attraverso il treno, mezzo di trasporto che fa volare, metaforicamente, i passeggeri nel cielo, oltre le nuvole.

Sul treno ci si imbatte in piccole e grandi bolle dalla consistenza diversa e dai colori più disparati. Le bolle viaggiano e si ingrandiscono o cambiano in base all’intensità dei sogni dell’umanità. I viaggi per Dormimondo sono diretti da due personaggi mitologici ed emblematici, Morfeo e Apollo, i quali controllano i passeggeri sul treno e dispensano consigli alla frizzante e dinamica Fanny, protagonista di una profonda quête introspettiva alla continua ricerca di relazioni umane e risposte a domande complesse. Dal carattere vivace e allegro, Fanny rappresenta l’energia e la forza di volontà dell’individuo che sogna senza interruzione, che combatte per i suoi sogni e che non perde (quasi) mai la speranza di poterli realizzare.

La struttura narrativa non presenta complesse artificiosità ma al contempo è precisa, in quanto, i singoli racconti, che riportano storie ed esperienze particolari dei passeggeri del treno, si intrecciano con la vicenda di base, narrata da Fanny e dai suoi pensieri che fungono da cornice corale. Nel frame generale si incontrano infiniti binari che portano a sogni umani diversi.

Il linguaggio, semplice nei dialoghi tra i personaggi, diventa più difficile nelle sequenze riflessive e nelle formulazioni di idee e dubbi esistenziali che non sempre trovano soluzione. Tema che permea l’intero romanzo è la sollecitudine – dell’autrice – a non farsi distrarre eccessivamente dalla vita reale per paura di poter sbagliare stazione e rischiare di perdere il treno della giusta occasione.

Soltanto attraverso una lettura immersiva e completa si può comprende il messaggio esistenziale che ci viene lasciato: non è mai troppo tardi per ritrovare la fantasia e non è mai un errore inseguire i propri sogni, soprattutto quelli più profondi e puri che ci aiutano a vivere con speranza.  A questo punto non resta che aspettare! Il capostazione sta fischiando perché è in arrivo il prossimo treno. Non perdetelo! Ci vediamo tutti a Dormimondo per sognare insieme…

 Valentina Labattaglia