Autore: Federico Iannascoli
Recensione a cura di Valentina Labattaglia
Federico Iannascoli è di origine ligure, precisamente è cresciuto nei luoghi della riviera di Sanremo. All’inizio, ha incominciato a conoscere il mondo vestendo i panni del lettore e del viaggiatore, per poi indossare quelli dello scrittore e dare vita a libri e racconti di vario genere grazie alla sua passione e fantasia.
Una finestra sullo spazio è un romanzo fantascientifico che abbraccia anche altri generi inserendo tratti ed elementi di formazione, del noir e legati al mondo delle favole. L’originalità del testo risiede nella particolare struttura che si compone di tanti racconti brevi, in qualche modo intrecciati da uno stesso filo conduttore.
Molti tratti comuni sono presenti anche tra i personaggi che appaiono realistici e ben strutturati, soprattutto, in rapporto agli scambi di battute e alle azioni di cui sono protagonisti. Un’attenzione particolare merita la scelta, della tematica fantascientifica, del rapporto e dell’unione tra umani e alieni, esseri di mondi opposti e apparentemente inconciliabili che devono, in qualche modo, convivere e incrociarsi necessariamente per uno scopo comune.
Robot, uomini che vagano nello spazio, esseri di altri mondi si incontrano con le loro storie diverse e fantascientifiche, offrendo ai lettori, che intraprendono un viaggio surreale, una struttura narrativa che riesce a trovare, infine, un unico messaggio morale da esprimere e condividere.
Partendo dall’idea di unire immaginazione e realtà, l’autore riesce a impiegare con grande consapevolezza la tecnica del racconto breve per poi saper trasformare la narrazione brevitas in un romanzo ricorrendo ad uno stile non complesso, lineare e privo di ripetizioni. Anche la scelta del titolo si dimostra non comune perché – se ci si sofferma un attimo a pensare alle parole di cui si compone – rievoca l’immagine di una finestra che conduce verso mondi irreali nei quali è possibile dare libero sfogo ai sogni e alle immaginazioni, perdendo sicuramente il contatto con la realtà ma ritrovando la propria fantasia interiore.
Valentina Labattaglia