fbpx
aa

Dantedì al Museo Crocetti: il genio dantesco tra arte, scultura e Versi Di-Vini

Successo di pubblico e di critica alla presentazione del libro Versi Di-vini di Martina Paolantoni, Atile edizioni sabato 26 marzo in una location di prestigio: il Museo Crocetti di Roma, ospiti della mostra di pittura dedicata alla Divina Commedia. L’evento, patrocinato dal Comune di Roma, Municipio XV, rientra tra le celebrazioni del Dantedì, ha coinvolto  esegeti del Poeta, artisti, scrittori e firme del giornalismo italiano.

Dopo lo studio di Renè Guenon sull’esoterismo di Dante e quelli di Vannucci e del Barbero sulla sua vita, l’odio e l’amore, la sua passione politica, arriva Versi Di-vini, il saggio che racconta, con taglio innovativo, la Divina commedia attraverso la metafora del vino. In tal senso si è espressa l’assessore alla scuola, Tatiana Marchisio, nella sua appassionata recensione del libro. Alla manifestazione hanno partecipato infatti, i rappresentanti del municipio del Comune di Roma che insieme al presidente della Giunta Municipale Stefano Cavini, hanno ricordato l’importanza per il territorio di appuntamenti come questo. Un incontro, invero, denso di contenuti che ha sottolineato l’enorme influenza che Dante ha avuto e continua ad avere sul pensiero contemporaneo. E come il Sommo Poeta sia l’autore più universale e trasversale, capace di colpire in molteplici forme l’immaginario creativo: dal teatro alla musica, dall’arte figurativa alla scrittura, dal cinema alla danza, tutte le arti hanno interpretato o reinterpretato Dante e la sua opera.

Circondati dalla sferzante policromia dei dipinti del Maestro Testa, in uno spazio museale di tremila metri quadri dove si sono potute ammirare le opere dello scultore Venazio Crocetti e guidati nel ragionamento dal dantista Luca Maria Spagnuolo, i pensieri sono volati in alto. Si è ribadita l’importanza non solo della conoscenza  della Divina Commedia, alla base della nostra cultura, ma anche il ruolo della letteratura nella formazione di una società. D’altro canto, come faccia della stessa medaglia, si è parlato della premiante funzione dell’Arte della Scrittura sia essa in prosa o in versi; in tal senso Lorenzo Cristallini, medico e scrittore, già autore di manuali di medicina generale ed autore di Follie di un Savio, Atile edizionihttps://www.atile.it ha detto delle sue poesie “sono l’espressione concreta di fughe dell’intelletto, che possiamo definire delle piccole follie, che permettono di evadere dalla condizione del dover essere savio che la vita o la nostra professione o arte spesso ci impongono“.

Letteratura, pittura, scultura, teatro, conoscenza, si sono fuse e ritrovate tutte al servizio della cultura e non viceversa. Ma a rendere speciale la giornata dedicata al Sommo Poeta, è stato un meraviglioso pubblico di cari amici, rappresentanti di associazioni culturali e dell’editoria, oltre estimatori di Dante, anche giovanissimi seduti in prima fila, che ha accolto con piacere l’evento e alla riscoperta dell’opera dantesca, che non smette di ispirare e stupire nelle inesauribili chiavi di lettura.

Martina Paolantoni