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Fra i petali di una poesia…

di Francesca Ghiribelli

Variopinti intarsi di memoria riaccendono la voce di un senso; sembrano tanti piccoli coriandoli di un tramonto che sfamano l’ombra di un rimorso, e se sto in silenzio mi ritrovo a passeggiar nel vento, dove i fili di una lontana primavera pervadono il mio pensiero.

Mi intriga la lettura di questo verso interiore che riscopro nella pagina, su cui il cuore fa da segnalibro all’anima; scandisco i respiri sulle onde di un mare che ha liberato tempesta nei misteriosi messaggi in bottiglia che ho inviato al cielo.

Sono naufraga di una bolla di sapone che il sole trasforma in vetro, imprigionando la mia ispirazione fra le timide labbra di un amore narrato sottovoce; sono zingara di un infinito viaggio orfano di meta, ma la magica creazione di un tuo arrivo mi desta, facendo restare accesa una stella.

Quel mitico astro inconsapevole di futuro e passato che vive uno straordinario presente: l’attesa di una tua rima impigliata tra le dolci arpe di un usignolo, il suo memore incontrarsi con la vita e il suo affascinante morire sul foglio, dove rinasce ancora più preziosa di un diamante.

Mi fai credere che sia io a intessere gli orli del tuo essere con la candida orma del tuo lenzuolo, mentre cerco soltanto di impreziosire la tua veste dei colorati bottoni che le nuvole rubano all’arcobaleno; sorprendendomi ogni volta al tuo fianco intraprendo un nuovo percorso e ti sento indelebile tra i confini del tempo.

Una parola la scrive il cuore, mentre l’anima inconsapevole firma segretamente quella pace fatta di silenzio tra realtà e sopravvento… gli occhi sorridono della gioia che soltanto la fantasia può inventare e custodisco gelosamente questi umili versi scritti sul tuo taciturno pazientare.

Adesso, fra le gelide braccia della neve… due curiose rondini un po’ imbarazzate giungono in arrivo, mentre nel frattempo rileggo ciò che è stato scritto fra i petali di una poesia.

Francesca Ghiribelli