fbpx
conoscenti intervista

“1953; quarant’anni dopo” Rosemy Conoscenti

Intervista a cura di Elena Midolo

Rosemy Conoscenti, ex docente di Storia delle religioni, da molto termpo ha la passione per la scrittura e ha pubblicato diversi romanzi. Con ATILE Edizioni ha recentemente pubblicato il romanzo a sfondo storico “1953; quarant’anni dopo”. Ma conosciamo un po’ la scrittrice Rosemy Conoscenti, che si racconta nella nostra intervista.

D. Quando e perchè hai iniziato a scrivere?

R. Io praticamente scrivo fin dalle elementari. A scuola amavo quando la suora ci faceva fare i temi. Il mio banco era vicino a una grande vetrata. Io guardavo fuori prendendo ispirazione da tutto ciò che mi stava intorno. Ero felice quando la suora leggeva a tutta la classe ciò che avevo scritto. In seguito, per un po’ di tempo, ho affidato le mie intime sensazioni alla poesia. Soltanto dopo un viaggio a Termoli, ispirata dal luogo, è rinata la mia voglia di scrivere libri, di mettermi in gioco e così è stato.

D. Da dove nasce la tua ispirazione?

R. Per quanto riguarda i miei primi tre libri dall’esperienza di vita, dai viaggi e dai miei più cari ricordi di un’infanzia felice e appagata senza tralasciare il mio amore per Termoli.

D. In quale momento della giornata preferisci scrivere?

R. Amo scrivere di notte, perchè il suo silenzio e il suo fascino sono per me fonte di ispirazone. Altre volte mi diletto a scrivere al mare, seduta sulla spiaggia o su di uno scoglio, allora in questo caso prediligo farlo la mattina.

D. Vieni da una famiglia di scrittori o di poeti?

R. No, anche se i miei genitori si dilettavano, o almeno provavano, a scrivere poesie.

D. Ti è mai successo di avere il blocco della pagina bianca? Come l’hai superato?

R. Non spesso. Più di un blocco si tratta di una mia particolare mania: pensare in tutt’uno non solo alla trama e ai personaggi, ma anche ai dialoghi e alle descrizioni dei luoghi archiviandoli nella mente. Succede così, a volte, che, nel momento di mettere per iscritto il materiale, mi prende una specie di “sconforto” derivante dal “non so da dove cominciare!”, allora me ne vado a letto ripensando al tutto, mi alzo, prendo carta e penna e magicamente tutto torna.

D. Qual è l’ultimo libro pubblicato? Di cosa tratta?

 R. L’ultimo libro si intitola “Angel”. E’ la storia di una nobile rampolla inglese che intraprende un viaggio verso il Brasile invitata dagli zii emigrati tempo addietro. Questo viaggio, i nuovi incontri, lo “scontro” con la cugina Fiona, la lontananza da casa e dalle sue abitudini, la porteranno a prendere una decisione fondamentale per il suo futuro.

D. Di cosa tratta il libro che hai pubblicao con ATILE Edizioni?

 R. Il libro pubblicato con ATILE Edizioni è il seguito di “Angel”. Un viaggio attraverso quarant’anni di vita, di storia, di guerre e di innovazioni, di maturazione personale del personaggio e, perchè no, di pentimenti.

D. Cosa vuoi comunicare con il tuo libro?

R. Quello che scrivo, sia a carattere biografico che in forma di romanzo, non ha particolari pretese. Mi piace pensare che attraverso ciò che scrivo il lettore si rilassi e viva veramente, con i personaggi, i luoghi e la storia. Ogni libro, così come ogni opera d’arte, può essere interpretato e vissuto in maniera e modi diversi da ciascuno di noi.

D. Perchè i lettori dovrebbero leggere il tuo libro?

R. Ritengo di poter, in qualche modo, ribadire il concetto espresso nella domanda precedente. Immergersi totalmente nella trama e vivere in prima persona le gioie e i dolori e le situazioni dei personaggi. Ciascun lettore sceglierà con quale personaggio interagire, magari riconoscendosi in esso.

D. La persona che ha creduto di più in te?

R. In primis la mia cara amica Gabriella Fantin, che mi ha letteralmente spinto verso la pubblicazione del mio primo libro, sponsorizzando in seguito la mia seconda uscita; mio marito, che mia aiuta nella stesura dei testi battendo al computer in vece mia. I miei tanti amici, la stima e le recensioni positive dei miei lettori, hanno fatto il resto.