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INTERVISTA

INTERVISTA MANUELA ROTILI

Manuela Rotili, nata a Roma nel 1967, è stata insegnante ed educatrice. Appassionata di letteratura per l’infanzia, ha pubblicato molti libri con favole e racconti per bambini, fra i quali: “I favolosi racconti del tempo che fu (di cui fanno parte la favola “La principessa e il vagabondo”) e il libro “Chimera”  (del quale fa parte il racconto “I magici rituali di Natale della Famiglia Montanari”).

LIBRI ATILE EDIZIONI

Il magico mondo delle favole

STILI UNA SCALETTA O SEGUI L’ ISPIRAZIONE?

Seguo sempre l’ispirazione del momento.

Di solito “qualcosa”, può essere un’immagine o un ricordo improvviso, scatenano la mia fantasia e così vengono fuori le mie favole.

QUANTO CONTANO LE TUE RADICI IN QUELLO CHE SCRIVI?

Moltissimo. Anche se sono racconti di fantasia i luoghi che descrivo li ho vissuti intensamente durante la mia infanzia.

Inoltre i miei personaggi preferiti assomigliano tutti, hanno le caratteristiche o il nome di qualcuno dei miei antenati.

Non a caso il mio ufficio, il luogo dove creo questi racconti fantastici, ha un nome: Racconti dal passato. E vi sono appese vecchie foto di componenti della mia famiglia vissuti in epoche diverse. Non sono ritratti pesanti, ma foto di vita reale, con cerimonie o immagini di fine guerra o di classi scolastiche ( quando ancora le classi  non erano miste), sono immagini gioiose o tristi, ma mai cupe e solo a guardarle raccontano una storia.

COSA VUOI COMUNICARE CON IL TUO LIBRO?

Il viaggio è l’elemento comune in tutte le mie storie. Rappresenta la ricerca di sé stessi, durante il viaggio vengono fuori lati del carattere che una persona non sapeva di possedere, ma l’impegno e la costanza portano fuori queste caratteristiche.

Quello che vorrei arrivasse ai miei piccoli lettori è la voglia di fare, la costanza di non arrendersi mai, nonostante le difficoltà del cammino, la capacità di trovare dentro di sé, risorse che si pensava di non avere.

DI COSA TRATTA IL LIBRO CHE HAI PUBBLICATO CON ATILE EDIZIONI?

 Sono racconti favolistici, ambientati in un mondo incantato in cui i protagonisti, pur essendo personaggi classici, sono rivisitati in chiave moderna, per rendere i loro comportamenti più comprensibili ai giovani in età scolare ai quali il libro è destinato. Sono tre storie, ognuna distinta, ma con una sorta di continuità temporale che le lega tra loro.

OLTRE A SCRIVERE TI DEDICHI ANCHE AD ALTRE ARTI?

Adoro anche disegnare e dipingere, e la musica  è importante per me, mi aiuta a concentrarmi quando lavoro o studio. La lettura poi, sia in solitaria che ad alta voce, in un salotto letterario che io stessa ho creato (Stanza delle favole),è un’altra delle mie grandi passioni.

Ma anche se in passato sono state parte del mio lavoro (ero insegnante di queste materie nelle scuole d’infanzia), da quando la scrittura è passata in primo piano, oggi sono solo strumenti utili per avvicinarmi ai bambini o agli illustratori delle mie favole, oltre che un diletto personale.

QUALI SONO PER TE LE INFLUENZE RECIPROCHE TRA LETTERATURA E VITA?

Personalmente leggere è una costante nella mia vita da quando ero bambina.

La lettura apre la mente, ti fa vivere emozioni importanti anche rimanendo seduta in poltrona, ti mostra realtà diverse dalla tua e pone soluzioni alternative ai problemi della vita.  Migliora il modo di esprimersi, e la capacità di risposta agli imprevisti. Se fisicamente non puoi fare molto e ti senti “limitata “un buon libro ti può far vivere quelle esperienze che altrimenti non avresti fatto. Una mente aperta non ha limiti.

Al contempo un autore con molta esperienza, avrà molto da dire e la sua arte potrà essere condivisa a milioni di lettori.

Penso sia importante abituare i bambini alla lettura fin dalla tenera età.

CI RACCONTI IL TUO RAPPORTO CON LA SCRITTURA E COME È CAMBIATO NEL TEMPO? COS’È RIMASTO, COSA HAI PERDUTO, COSA HAI GUADAGNATO?

Ho sempre amato scrivere. Dai primi “pensierini” alla scuola elementare, ai temi scolastici, quando i miei compagni si lamentavano di non sapere cosa scrivere, a me non bastava mai un foglio protocollo. La mia più grande difficoltà era ridurre in quattro colonne quello che avevo da dire.

I miei temi erano letti in classe, ho preso dei premi già alle medie. Spesso questa mia capacità mi ha salvato in materie dove non eccellevo.

Quando ero alle superiori un’insegnante di letteratura si accorse della mia passione e mi aiutò ad iscrivermi ad un corso di scrittura creativa, per imparare a gestire la mia immaginazione.

Ho adorato quel corso, conservo ancora i quaderni con le prime favole.

In seguito dopo un concorso alle scuole, ho lavorato come insegnante: leggevo ai miei piccoli alunni le favole, che scrivevo io stessa.

Ma poi, a causa di un problema di salute, ho lasciato le scuole, e per anni mi sono occupata, sempre di scrittura, ma in altri contesti.

Quando ho avuto la possibilità di ricominciare a scrivere favole, ho capito che questa era la mia vera passione, che in questo modo posso utilizzare sia la mia esperienza di insegnante che quella di scrittrice.

Nel tempo un po’ di spensieratezza, un po’ di innocenza sono stati perduti, rispetto alle mie prime favole ma è inevitabile, tutto cambia, la consapevolezza, le esperienze di vita e l’evoluzione stessa del mondo, fanno sì che  quelle prime favole non siano più adatte ai giovani di oggi.

Ma se un pò di quella freschezza è andata persa, l’esperienza ha reso migliori i miei racconti, più articolati e meno scontati. E, soprattutto, più adatti ai miei giovani lettori .

 HAI UNA FAN PAGE? HAI UN BLOG? SEI SEGUITA?

Non so se sia una fanpage, ma c’è su Facebook una pagina di ammiratori che mi racconta, https:// facebook.co m/100082975165472/  C’era una volta la favola sia come autrice che come artefice del nuovo salotto letterario di Avezzano, la Stanza delle favole, un luogo in cui ci si incontra per leggere e raccontare storie.

Espressione 24 marsica mi segue con regolarità, ma si può trovare qualcosa anche su Radio Stella Avezzano.

Ho una pagina Istagram manuela.rot.67, molto seguita, dove sono riportati i libri, le recensioni, i premi e le attività ad essi legate.

Ulteriori due pagine Facebook Creazioni e bjgioux, nome di entrambe, dove vengono riportate tutte le attività legate ai  miei libri.

Ho inoltre un gruppo Facebook che gestisco personalmente C’era una volta……..la favola, in cui si parla di favole in generale.

Due minuti un libro ha fatto diverse trasmissioni sui favolosi racconti del tempo che fu e Scrittura Viva e recensioni.com , hanno recensito favorevolmente i miei libri.

Ci sono poi dei gruppi di mamme e alcune scuole che hanno segnalato i miei libri sui loro gruppi, sia su Facebook che su Istagram, facendomi meritare delle menzioni.

Recentemente sono stata contattata da un critico letterario che ha mi ha intervistato per La Maieutica.

PROGETTI LETTERARI FUTURI, SOGNI, IDEE DA ATTUARE PER LA TUA VITA?

A novembre ho vinto un contest sulla fiaba e la casa editrice Rupe Mutevole realizzerà il mio nuovo libro, ambientato nel Bosco fatato, dal titolo:

La Biblioteca dei libri incantati, la storia di due giovani che scoprono una misteriosa biblioteca nell’impenetrabile Bosco delle fate Birichine.

Nel frattempo sto lavorando al nuovo libro che racchiude tutte le storie ambientate nel mondo immaginario che fa da sfondo a tutti i miei libri.

Il mio sogno è che la Stanza delle Favole, che per ora è un salottino letterario, possa espandersi fino a diventare associazione culturale, in modo da poter avviare alla lettura il maggior numero di bambini, ma è un progetto ambizioso, che forse rimarrà solo un sogno.

UNA CITAZIONE CHE RAPPRESENTI IL TUO RAPPORTO CON LA SCRITTURA.

“La scrittura non è magia ma, evidentemente, può diventare la porta d’ingresso per quel mondo che sta nascosto dentro di noi. La parola scritta ha la forza di accendere la fantasia e illuminare l’interiorità.”

AHARON APPELFEL