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Intervista Anna Di Chio

OLTRE A SCRIVERE, COSA FAI NELLA VITA?

Nella vita sono medico cardiologo, lavoro presso la unità operativa semplice di Riabilitazione Cardiologica del mio paese, Canosa di Puglia.

DA DOVE NASCE LA TUA ISPIRAZIONE?

La mia ispirazione nasce ovviamente dal mio vissuto, credo che ogni scrittore attinga dalle sue esperienze personali, dalla vita… secondo me si scrive sempre di ciò che almeno in parte si conosce, che rappresenta il punto di partenza, il canovaccio da cui partire per comunicare qualcosa.

COM’È NATO IL TUO LIBRO? HAI PRESO SPUNTO DA QUALCOSA?

Il mio libro è nato quasi come un tentativo, come espressione della voglia di provare a cimentarmi con qualcosa di nuovo. Fino ad ora avevo scritto poesie, come espressione di un bisogno interiore di comunicare qualcosa. Oggi ho voluto provare a scrivere un romanzo, Ad esprimermi con un linguaggio diverso. Ho preso spunto forse dai tanti libri che leggo…sicuramente mi hanno molto influenzata.

STILI UNA SCALETTA PRIMA DI INIZIARE A SCRIVERE O SEGUI L’ISPIRAZIONE?

Per questo primo libro non ho stilato una scaletta, piuttosto sono andata “a braccio”. Ho scritto un canovaccio sul quale poi ho lavorato per migliorarlo ed ampliarlo.

QUANTO CONTANO LE TUE RADICI IN QUELLO CHE SCRIVI?

Le mie radici credo contino molto…siamo necessariamente influenzati dalle nostre radici e dal nostro vissuto in tutto ciò che facciamo secondo me.

COSA VUOI COMUNICARE CON IL TUO LBRO?

Con il mio libro io racconto una storia, la storia di una donna che potrebbe essere chiunque. Nella nostra società, così com’è costituita, spesso si resta intrappolati in un ruolo, ci si identifica con quel ruolo. Nel mio libro, cerco di scardinare alcuni cliché.

PERCHÈ I LETTORI DOVREBBERO LEGGERE IL TUO LIBRO?

Il mio libro si legge tutto d’un fiato, è un breve romanzo ma molto intenso, molto ricco a mio parere. Ogni volta che leggo un libro, mi resta sempre dentro qualcosa, credo che anche chi leggerà il mio potrà portarsi qualcosa dentro.

DI COSA TRATTA IL LIBRO CHE HAI PUBBLICATO CON ATILE EDIZIONI?

“La teoria dei rivolti” parla di una donna, Alba, e della sua vita. Alba nasce in una famiglia del sud e cresce con alcune convinzioni, alcune regole da seguire. La sua vita è già decisa dal principio e deve obbedire a certi schemi: il matrimonio, i figli, la casa… fino a quando non succede qualcosa che mette tutto in discussione, che rimescola le carte.

QUAL È LO SCRITTORE CHE TI ISPIRA DI PIÙ E PERCHÈ?

Ho molti scrittori che mi hanno ispirato..  il primo, recentemente scomparso, è Milan Kundera con le sue considerazioni sulla vita e sulle sue sfaccettature. Poi, Murakami con il suo stile onirico e surreale e con le sue citazioni musicali… Marco Presta con la sua ironia sagace e intelligente.. Isabel Allende con le sue digressioni storiche.. in realtà ogni scrittore mi lascia sempre qualcosa.

OLTRE A SCRIVERE, TI DEDICHI AD ALTRE ARTI?

Oltre a scrivere, suono il pianoforte per passione. Ho iniziato da piccola quando avevo appena sei anni, ho lasciato quando mi sono iscritta all’università… e poi, alcuni anni fa ho sentito il bisogno di riprendere a suonare. La musica è stata per me vera salvezza.

QUAL È IL TUO RAPPORTO FRA SCRITTURA E IMMAGINI (FOTOGRAFIE, DIPINTI)?

Il rapporto tra scrittura e immagini è molto forte…a me piace molto per esempio la copertina di un libro, è la prima cosa che ti fa provare interesse per il contenuto, insieme al titolo. A me è piaciuto affidare il compito di realizzare la copertina del mio libro a mia figlia Virginia, che studia al liceo artistico ed è davvero molto brava. Mi è piaciuto molto mettere anche lei dentro la mia storia.

HAI UNA TUA FAN PAGE? HAI UN BLOG? SEI SEGUITO?

Ho le mie pagine facebook e Istagram come Anna Di Chio e una pagina facebook “parole in sordina” dove scrivo le mie poesie.

UNA CITAZIONE CHE RAPPRESENTI IL TUO RAPPORTO CON LA SCRITTURA

La poesia –
ma cos’è mai la poesia?
Più d’una risposta incerta
è stata già data in proposito.
Ma io non lo so, non lo so e mi aggrappo a questo
Come alla salvezza di un corrimano. Da “ad alcuni piace la poesia” di Wislawa Szymborska.