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Recensioni …di donne, sogni ed altro ancora

Autrice Patrizia Giordano

Patrizia Giordano vive a Napoli e, dopo aver lavorato per diversi anni nella Casa Circondariale della città partenopea a Poggioreale nel ruolo di educatrice, fa di questa sua particolare esperienza un caleidoscopio di conoscenze e un bagaglio di vita da cui attingere tutte le sfumature dell’individuo, in continua lotta tra la buona strada e la perdita della retta via. La scrittura, il teatro e le persone sono le sue grandi passioni che l’hanno condotta a realizzare e organizzare progetti di impegno sociale e di inclusione generazionale. Veterana nell’ambito della scrittura in prosa, ha pubblicato Saporita, il tempo lento dell’inverno edito da delta3edizioni, un romanzo epistolare nel 2021, per poi dedicarsi per la prima volta alla poesia.

Chi fa poesia ha lo scopo “elevato” di emozionare chi legge, di trasmettere un messaggio e di suscitare, attraverso i suoi versi, sensazioni assopite e addormentate. Patrizia Giordano riesce con grande maestria e disinvoltura a raggiungere il cuore dei suoi lettori, privilegiati e fortunati per essere stati toccati dalla delicatezza delle sue parole. Di donne, sogni ed altro ancora non ha bisogno di presentazioni perché già nel titolo della raccolta è chiaro ciò di cui si parla: si racconta della donna, che è guida e madre, combattente e creatrice, che sa cadere e rialzarsi prendendo in mano le redini della sua vita per poi trasformarla e migliorarla. Si aggiunge il tema del sogno nella sua dimensione onirica e visionaria, microcosmo in cui tutto si compone e si  frantuma in “memorie e pezzi di vetro”.

Il tempo dei frammenti di istanti, che vengono tinteggiati all’interno della raccolta, si protrae e si dilata quasi fino all’infinito, delineando i contorni di una realtà altra in cui ogni elemento prende forma soltanto mediante la parola e attraverso un linguaggio a tratti allegorico e metaforico. L’autrice ricorre ad uno stile scorrevole e fluido e affida ai suoi versi la necessità e l’urgenza di cambiare, di evolversi e tramutarsi nell’incessante ricerca di trovare e seguire una strada, un percorso costellato di emozioni e sentimenti per attraversare le differenti sfumature di sofferenza e dolore dell’esistenza e giungere, infine, lì dove “la vita” non “piange più tutto ciò che ha perso”.

Valentina Labattaglia.