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UTOPIA

Utopia

di Francesca Ghiribelli

Sentirsi dire “non andare” è utopia, provare a lasciarsi “volare” è utopia e dirsi ti amo, a volte, diventa utopia. Librare le ali di un affetto è un’utopia; sognare dentro al letto è utopia. Far nascere il mondo meraviglioso è utopia; prendersi la mano per poi allontanarsi con il timore di amare troppo vicino è utopia.

Che dirti? Mentre il cielo si scolora e il bacio di una nuvola accarezza le coltri del pensiero, anche quella è utopia. Sussurrarsi piano piano di voler scappare è l’utopia di una corsa in mezzo al mare. Dentro di me vorrei dirti tante di quelle cose, e l’utopia di un raggio di sole brucia le parole. Cosa vuoi che sia, se la dolcezza di un istante viaggia sui binari del sognante e fa diventare un’utopia la realtà stancante?!

Cosa scrivere su questo foglio? Quando non ho ancora scartato l’utopia di questa vita vera che canta alla giornata una serenata, che asciuga una fronte già sudata.

Vorrei cantare una canzone che musicasse i sorrisi di un bambino, la sola utopia per disegnarti nel mio giardino. Quanti occhi hanno guardato oltre la soglia del tempo per raggiungere la fantasia anche solo per un momento!

Quanti destini hanno sfidato l’improvviso pianto della pioggia, quando l’arcobaleno sembrava ormai arrivato… chissà se un giorno potrò chiamarti l’utopia del credere che qualcosa esista oltre la fede, che questo cielo possa scrivere un passo di infinito nella storia del tuo paradiso.

Non so come altro definire questa vita che dipinge lacrime e sorrisi sui muri dei rimpianti e fra i momenti importanti, vorrei soltanto vivere in eterno il coraggio di poterti rincontrare ancora tra i capricci del tempo, tra le rose di maggio e i freddi sospiri d’inverno, mentre l’autunno intingerà di rosso l’argento vivo di due guance che l’estate chiamerà amore.

L’amore per questa “utopia”, che ti farà sentire per sempre mia, come il cuore fa con la poesia.

Francesca Ghiribelli