AUTORE Alessandro D’Amico
RECENSIONE A CURA DI Valentina Labattaglia
Alessandro D’Amico nasce a Capua nel febbraio del 2004. Si diploma al Liceo Artistico in Audiovisivo e giovanissimo si dedica alle sue passioni tra cui l’arte, la scultura e la fotografia. Intraprende la strada della scrittura con intensità e lucida consapevolezza.
Difficile e quasi controproducente potrebbe rivelarsi decidere di parlare d’amore attraverso la poesia, eppure l’autore, Alessandro D’Amico, compie consapevolmente questa scelta e non sbaglia di certo.
Il poeta riesce a cogliere tutte le cromature dell’amore analizzandone in dettaglio l’essenza amara, interpretata e proposta come l’eau de parfum del cuore quando affronta il fallimento e il dolore. I suoi versi diventano strumento chiave per attraversare la sofferenza e immergervisi totalmente a tal punto da identificarsi con essa. Pertanto, inevitabile si dimostra essere l’acherontica traversata nel fiume della perdita e dell’afflizione per approdare a ignoti lidi che possono condurre a nuove emozioni e speranze.
Di pagina in pagina, i componimenti si vestono di metafore e similitudini per raccontare di ineffabilità e meraviglia, incanto e bellezza, attesa e delusione, ricordo e assenza.
Ricorrendo al linguaggio intimo del cuore, che tocca con sensibilità le corde dell’anima, il poeta regala ai suoi lettori la descrizione immaginaria, e quasi visionaria, di un sentimento che esiste nella sua semplice essenza e si riveste di promesse che sanno di infinito nei confronti della persona che si ama.
Implacabile, tuttavia, è l’incertezza dell’amore che regala tutto ma che al contempo può distruggere ogni cosa e lasciare un senso di inappagata confusione o di improvviso smarrimento. Infine, l’amore è descritto come oscurità e armonia, in una diatriba senza tempo, nell’incessante ricerca di un equilibrio che tarda a farsi trovare. Amare significa lottare, osare, andare oltre e anche fallire ma ne vale davvero la pena quando l’amore è quello vero.
Valentina Labattaglia