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INTERVISTA LUCILLA RUOTOLO

Lucilla Ruotolo

Nata a Napoli, lavoratrice, moglie e madre, ho trascorso gran parte della vita svolgendo un lavoro d’ufficio per poi approdare a lavori col pubblico, percependo e adorando il calore umano.

Ho amato sempre leggere e scrivere e oggi sono, con entusiasmo, alla mia prima pubblicazione.

Trama romanzo INVISIBILI

Una donna subisce un licenziamento e, per fronteggiare le tante e diversificate esigenze familiari, inizia un percorso di ricerca di un lavoro stabile, vivendo sulla propria pelle delusioni e difficoltà che minano il suo stato emotivo. Trova la forza morale per non arrendersi dinanzi ai tanti ostacoli del mondo lavorativo nell’amore per il figlio.

CONOSCIAMOLA MEGLIO…

DA DOVE NASCE LA TUA ISPIRAZIONE?

L’ispirazione viene in parte dal percorso mio di vita, in parte da stralci e racconti di altre donne che, come me, hanno avuto grossi problemi nel reinserirsi nel mondo del lavoro;

COME NASCONO LE TUE STORIE?

Dal mio vissuto, dalle mie esperienze ma anche dalle persone che mi sono interno, osservo e vivo la vita.

COM’È NATO IL TUO LIBRO? HAI PRESO SPUNTO DA QUALCOSA?

Mi sono resa conto di non essere la sola ad avere il problema età/lavoro, ma in pochi ne parlano. Se si pensa al lavoro si parla dei giovani in genere.

STILI UNA SCALETTA PRIMA DI INIZIARE A SCRIVERE O SEGUI L’ISPIRAZIONE?

Si, stilo una scaletta, temporale e per argomenti da trattare.

UNO SCRITTORE PUÒ IMPARARE LO STILE?

 Si, lo credo, anche se il mio (in questo caso) voleva essere diretto, una denuncia.

COSA VUOI COMUNICARE CON IL TUO LBRO?

Il disagio, l’abbandono da parte delle istituzioni e la solitudine sociale. Voglio che se ne parli, che nessuna si senta sola.

PERCHÈ I LETTORI DOVREBBERO LEGGERE IL TUO LIBRO?

Perché è vero, è reale ed in tante/i si possono identificare.

ESISTE UN LIBRO CHE HA AVUTO UNA GRANDE INFLUENZA NELLA TUA VITA?

Tantissimi, libri e scrittori. Sono fan di Ken Follett, ma ho letto tantissimi autori e spaziato nei generi. Ma uno che mi ha rapita è stato “La pietra del cielo” di Jack Whyte.

PROGETTI LETTERARI FUTURI, SOGNI, IDEE DA ATTUARE PER LA TUA VITA?

Sto scrivendo un nuovo libro, la scaletta è già pronta, le basi le ho gettate.

UNA CITAZIONE CHE RAPPRESENTI IL TUO RAPPORTO CON LA SCRITTURA.

Di Georg Elliot “non è mai troppo tardi per essere ciò che avresti potuto essere”.

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CONTEST: LA SPERANZA DEI GIOVANI, LA CULTURA COME CURA ALL’ALIENAZIONE

La casa editrice Atile edizione e la rivista Arte e Territorio organizzano il contest artistico – letterario dal titolo La speranza dei giovani, la cultura come cura all’alienazione in occasione dei Cent’anni dalla nascita del grande autore Pier Paolo Pasolini. È uno di quegli anniversari tondi che determinano attenzione e riflessione attorno a un autore, a maggior ragione un autore come Pasolini.

Le opere inviate saranno valutate dalla redazione della casa editrice Atile edizioni, quelle  selezionate saranno pubblicate gratuitamente all’interno dell’antologia “La speranza dei giovani, la cultura come cura all’alienazione” (previo consenso dell’autore). La copertina sarà realizzata dall’artista di fama internazionale della street art Maupal, ideatore del murale su Pier Paolo Pasolini in Via Fanfulla da Lodi, nel quartiere Pigneto di Roma.

Ci saranno 3 vincitori per ogni sezione

Al primo classificato una targa personalizzata e due volumi editi Atile edizioni

Al secondo Classificato un attestato personalizzato e un volume edito Atile edizioni

Al terzo classificato un attestato personalizzato e un volume edito Atile edizioni

La pubblicazione avviene  in 2 formati: ebook e cartacea.

Il libro sarà in vendita presso tutti gli store on line (sia la versione cartacea che la versione ebook): Amazon kindle store, la Feltrinelli, Mondadori store, libreriauniversitaria.it, ilgiardinodeilibri.it, hoepli.it, librisalus.it, unilibro.it, casadellibro.com, ibs.it, bookrepublic.

Distribuzione del cartaceo nelle maggiori librerie nazionali con servizio on demand.

L’antologia verrà presentata  in occasione del convegno su Pasolini organizzato con il patrocinio del comune di Roma (III MUNICIPIO) in tale occasione ci sarà la premiazione dei primi tre classificati per ogni categoria. Tutti gli autori inseriti nell’antologia sono invitati a partecipare. I vincitori saranno avvertiti tempestivamente ed invitati a ritirare il premio personalmente. ( O delegare chi per loro)

Il convegno si terrà presso la Sala Consiliare del Municipio Roma III  nel palazzo storico sito in Piazza Sempione 13 a Roma alle ore 11 del 3 dicembre 2022.

Si possono inviare:

  1. Max 1 Racconto breve: fino a 30000 caratteri spazi inclusi
  2. Max 3 poesie per autore: fino a 22 versi ciascuna
  3. Max 2 disegni in bianco e nero formato jpeg   o  2 fotografie in bianco e nero formato jpeg

Inviare le opere a:

arteterritorio@atile.it                 

in formato pdf o word

per info WhatsApp 3894541095

Argomento:

Si trae spunto da:

  • la citazione riportata di seguito:

“In realtà lo schema delle crisi giovanili è sempre identico: si ricostruisce a ogni generazione. I ragazzi e i giovani sono in generale degli esseri adorabili, pieni di quella sostanza vergine dell’uomo che è la speranza, la buona volontà: mentre gli adulti sono in generale degli imbecilli, resi vili e ipocriti (alienati) dalle istituzioni sociali, in cui crescendo, sono venuti a poco a poco incastrandosi. Mi esprimo un po’ coloritamente, lo so: ma purtroppo il giudizio che si può dare di una società come la nostra, è, più o meno coloritamente, questo. Voi giovani avete un unico dovere: quello di razionalizzare il senso di imbecillità che vi dànno i grandi, con le loro solenni Ipocrisie, le loro decrepite e faziose Istituzioni. Purtroppo, invece l’enorme maggioranza di voi finisce col capitolare, appena l’ingranaggio delle necessità economiche l’incastra, lo fa suo, l’aliena. A tutto ciò si sfugge solo attraverso una esercitazione puntigliosa e implacabile dell’intelligenza, dello spirito critico. Altro non saprei consigliare ai giovani. E sarebbe una ben noiosa litania, la mia.”

Pier Paolo Pasolini Origine: Da Le belle bandiere. Dialoghi 1960–1965, a cura di Gian Carlo Ferretti, Editori Riuniti, Roma, 1996, p. 137.

  • La personalità, le opere e il pensiero di Pier Paolo Pasolini

Regista, poeta, scrittore, saggista, il suo pensiero oggi è più attuale che mai. Considerato tra i maggiori artisti e intellettuali del XX secolo. Culturalmente versatile, si distinse in numerosi campi, lasciando contributi anche come pittore, romanziere, linguista, traduttore e saggista, non solo in lingua italiana, ma anche friulana. Attento osservatore dei cambiamenti della società italiana dal secondo dopoguerra sino alla metà degli anni settanta nonché figura a tratti controversa, suscitò spesso forti polemiche e accesi dibattiti per la radicalità dei suoi giudizi, assai critici nei riguardi delle abitudini borghesi e della nascente società dei consumi, come anche nei confronti del Sessantotto e dei suoi protagonisti.

L’importanza di Pasolini non riguarda solo la letteratura e la cultura, ma anche la storia italiana, poiché con essa egli ha continuato a confrontarsi, convinto com’era della responsabilità morale e civile dell’intellettuale. Seppure non senza alcune ambiguità e personali idiosincrasie, Pasolini è stato capace di interrogarsi sul presente, di leggere la contemporaneità in relazione al passato, e dunque di intuire le direzioni in cui il futuro si sarebbe incamminato.

Scadenza invio opere: 30 ottobre 2022

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“1953; quarant’anni dopo” Rosemy Conoscenti

Intervista a cura di Elena Midolo

Rosemy Conoscenti, ex docente di Storia delle religioni, da molto termpo ha la passione per la scrittura e ha pubblicato diversi romanzi. Con ATILE Edizioni ha recentemente pubblicato il romanzo a sfondo storico “1953; quarant’anni dopo”. Ma conosciamo un po’ la scrittrice Rosemy Conoscenti, che si racconta nella nostra intervista.

D. Quando e perchè hai iniziato a scrivere?

R. Io praticamente scrivo fin dalle elementari. A scuola amavo quando la suora ci faceva fare i temi. Il mio banco era vicino a una grande vetrata. Io guardavo fuori prendendo ispirazione da tutto ciò che mi stava intorno. Ero felice quando la suora leggeva a tutta la classe ciò che avevo scritto. In seguito, per un po’ di tempo, ho affidato le mie intime sensazioni alla poesia. Soltanto dopo un viaggio a Termoli, ispirata dal luogo, è rinata la mia voglia di scrivere libri, di mettermi in gioco e così è stato.

D. Da dove nasce la tua ispirazione?

R. Per quanto riguarda i miei primi tre libri dall’esperienza di vita, dai viaggi e dai miei più cari ricordi di un’infanzia felice e appagata senza tralasciare il mio amore per Termoli.

D. In quale momento della giornata preferisci scrivere?

R. Amo scrivere di notte, perchè il suo silenzio e il suo fascino sono per me fonte di ispirazone. Altre volte mi diletto a scrivere al mare, seduta sulla spiaggia o su di uno scoglio, allora in questo caso prediligo farlo la mattina.

D. Vieni da una famiglia di scrittori o di poeti?

R. No, anche se i miei genitori si dilettavano, o almeno provavano, a scrivere poesie.

D. Ti è mai successo di avere il blocco della pagina bianca? Come l’hai superato?

R. Non spesso. Più di un blocco si tratta di una mia particolare mania: pensare in tutt’uno non solo alla trama e ai personaggi, ma anche ai dialoghi e alle descrizioni dei luoghi archiviandoli nella mente. Succede così, a volte, che, nel momento di mettere per iscritto il materiale, mi prende una specie di “sconforto” derivante dal “non so da dove cominciare!”, allora me ne vado a letto ripensando al tutto, mi alzo, prendo carta e penna e magicamente tutto torna.

D. Qual è l’ultimo libro pubblicato? Di cosa tratta?

 R. L’ultimo libro si intitola “Angel”. E’ la storia di una nobile rampolla inglese che intraprende un viaggio verso il Brasile invitata dagli zii emigrati tempo addietro. Questo viaggio, i nuovi incontri, lo “scontro” con la cugina Fiona, la lontananza da casa e dalle sue abitudini, la porteranno a prendere una decisione fondamentale per il suo futuro.

D. Di cosa tratta il libro che hai pubblicao con ATILE Edizioni?

 R. Il libro pubblicato con ATILE Edizioni è il seguito di “Angel”. Un viaggio attraverso quarant’anni di vita, di storia, di guerre e di innovazioni, di maturazione personale del personaggio e, perchè no, di pentimenti.

D. Cosa vuoi comunicare con il tuo libro?

R. Quello che scrivo, sia a carattere biografico che in forma di romanzo, non ha particolari pretese. Mi piace pensare che attraverso ciò che scrivo il lettore si rilassi e viva veramente, con i personaggi, i luoghi e la storia. Ogni libro, così come ogni opera d’arte, può essere interpretato e vissuto in maniera e modi diversi da ciascuno di noi.

D. Perchè i lettori dovrebbero leggere il tuo libro?

R. Ritengo di poter, in qualche modo, ribadire il concetto espresso nella domanda precedente. Immergersi totalmente nella trama e vivere in prima persona le gioie e i dolori e le situazioni dei personaggi. Ciascun lettore sceglierà con quale personaggio interagire, magari riconoscendosi in esso.

D. La persona che ha creduto di più in te?

R. In primis la mia cara amica Gabriella Fantin, che mi ha letteralmente spinto verso la pubblicazione del mio primo libro, sponsorizzando in seguito la mia seconda uscita; mio marito, che mia aiuta nella stesura dei testi battendo al computer in vece mia. I miei tanti amici, la stima e le recensioni positive dei miei lettori, hanno fatto il resto.

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CUORI SELVAGGI A TORINO

IL VIA ALLA  XXXIV EDIZIONE DEL SALONE DEL LIBRO DAL  19 al 23 MAGGIO 2022

di Martina Paolantoni

Se un libro è oro… La fiera è un Lingotto. Riparte il Salone Internazionale del Libro di Torino, giunto alla XXXIV, dal 19 al 23 maggio. La più importante manifestazione italiana nel campo dell’editoria riunisce librai, bibliotecari, autori e lettori ed ospita oltre mille editori, dai grandi gruppi agli indipendenti. Tra questi Atile Edizioni presenta al grande pubblico del Salone di Torino le sue punte di diamante: Versi Di-Vini di Martina Paolantoni, Follie di un Savio di Lorenzo Cristallini, Sul gradino di marmo di Francesca Grassi, E mai si arrenderanno di Floriana Contestabile, Fiabe corte corte… Di Mirco Covili, Va’ dove ti porta il Fiore di Angela e Mauro De cesare.

“Cuori Selvaggi” è il titolo dell’evento. Tanti cuori quanti sono quelli che ogni anno attendono la rassegna, che nasce nel 1988 fino al 1998 con il nome di Salone del libro; dal 1999 al 2001 è Fiera del libro e dal 2002 al 2009 Fiera internazionale del libro. E dopo l’esperienza dello scorso ottobre, allestita eccezionalmente in autunno a causa della situazione sanitaria torna a maggio con un percorso espositivo di 63.000 mq lungo quattro padiglioni. Un caleidoscopio nel quale guardare ed inebriarsi di vita, di riflessioni sulla contemporaneità ed interrogarsi sul futuro. “Pensieri audaci, di slanci in avanti, nel nome del confronto costruttivo tra culture e generazioni, perché il mondo possa risollevarsi e affrontare le sfide del futuro” – Così si sono espressi alla conferenza stampa di presentazione lo scorso marzo Silvio Viale, Presidente dell’Associazione Torino, città del libro e Nicola Lagioia, Direttore del Salone Internazionale del Libro di Torino. Concetti espressi anche da Emiliano Ponzi, nella scelta estetica e compositiva del manifesto che accompagna lo sguardo dei lettori verso l’orizzonte.

Anche quest’anno si conferma un calendario pregno di eventi e appuntamenti: conversazioni, spettacoli, concerti ed interventi di ospiti italiani e internazionali. Si aprirà con la lectio dello scrittore indiano Amitav Ghosh; contemporaneamente in ricordo del Giudice Giovani Falcone, la sorella racconterà agli studenti le battaglie e il lascito morale del magistrato, nel trentennale della sua scomparsa.

 Uno dei pilastri che quest’anno guideranno la fiera sarà un sentimento pacifico ed il dialogo tra i popoli. A sostegno di ciò, in questi tempi inquieti in cui si mescolano turbolenze e speranze, verrà allestita la Casa della Pace, in cui ospitare numerose iniziative umanitarie, ed anche pro Ucraina. L’attenzione sarà rivolta, poi, all’ambientale e la sostenibilità. Interessante novità il Bosco degli Scrittori: un anfiteatro naturale di 200 metri quadri composto da piante e arbusti che conta oltre 1000 alberi, per immergersi fisicamente nel verde dove poter partecipare a presentazioni e dibattiti sui temi ambientali che caratterizzano il nostro tempo.

Il Salone è da sempre un grande promotore di commistioni che coinvolge, oltre ad intellettuali, esponenti dello sport, della musica, dell’arte. Si spazierà tra arte e design con il critico Vittorio Sgarbi che terrà una lectio su Raffaello, si mescolerà arte attoriale e letteratura: Fabrizio Gifuni con Leonardo Sciascia, Donatella Finocchiaro con Luis Sepúlveda, Francesco Pannofino con Philip K. Dick. Ed ancora dal mondo cinema saranno presenti: il grande regista e autore Werner Herzog, Luca Zingaretti, Claudia Gerini, Elio Germano, solo per citarne alcuni.

Tra le novità, lo spazio per il self-publishing e numerosi incontri dedicati alle ultime generazioni, in cui ci si chiederà, ad esempio, cosa e come legge la generazione “TikTok“?

Da nord a sud, si ritroveranno moltissime voci della contemporaneità ed autori emergenti che faranno conoscere al pubblico del Salone i loro ultimi lavori, con  la promessa, e la speranza, che sarà solo l’inizio.

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Dantedì al Museo Crocetti: il genio dantesco tra arte, scultura e Versi Di-Vini

Successo di pubblico e di critica alla presentazione del libro Versi Di-vini di Martina Paolantoni, Atile edizioni sabato 26 marzo in una location di prestigio: il Museo Crocetti di Roma, ospiti della mostra di pittura dedicata alla Divina Commedia. L’evento, patrocinato dal Comune di Roma, Municipio XV, rientra tra le celebrazioni del Dantedì, ha coinvolto  esegeti del Poeta, artisti, scrittori e firme del giornalismo italiano.

Dopo lo studio di Renè Guenon sull’esoterismo di Dante e quelli di Vannucci e del Barbero sulla sua vita, l’odio e l’amore, la sua passione politica, arriva Versi Di-vini, il saggio che racconta, con taglio innovativo, la Divina commedia attraverso la metafora del vino. In tal senso si è espressa l’assessore alla scuola, Tatiana Marchisio, nella sua appassionata recensione del libro. Alla manifestazione hanno partecipato infatti, i rappresentanti del municipio del Comune di Roma che insieme al presidente della Giunta Municipale Stefano Cavini, hanno ricordato l’importanza per il territorio di appuntamenti come questo. Un incontro, invero, denso di contenuti che ha sottolineato l’enorme influenza che Dante ha avuto e continua ad avere sul pensiero contemporaneo. E come il Sommo Poeta sia l’autore più universale e trasversale, capace di colpire in molteplici forme l’immaginario creativo: dal teatro alla musica, dall’arte figurativa alla scrittura, dal cinema alla danza, tutte le arti hanno interpretato o reinterpretato Dante e la sua opera.

Circondati dalla sferzante policromia dei dipinti del Maestro Testa, in uno spazio museale di tremila metri quadri dove si sono potute ammirare le opere dello scultore Venazio Crocetti e guidati nel ragionamento dal dantista Luca Maria Spagnuolo, i pensieri sono volati in alto. Si è ribadita l’importanza non solo della conoscenza  della Divina Commedia, alla base della nostra cultura, ma anche il ruolo della letteratura nella formazione di una società. D’altro canto, come faccia della stessa medaglia, si è parlato della premiante funzione dell’Arte della Scrittura sia essa in prosa o in versi; in tal senso Lorenzo Cristallini, medico e scrittore, già autore di manuali di medicina generale ed autore di Follie di un Savio, Atile edizionihttps://www.atile.it ha detto delle sue poesie “sono l’espressione concreta di fughe dell’intelletto, che possiamo definire delle piccole follie, che permettono di evadere dalla condizione del dover essere savio che la vita o la nostra professione o arte spesso ci impongono“.

Letteratura, pittura, scultura, teatro, conoscenza, si sono fuse e ritrovate tutte al servizio della cultura e non viceversa. Ma a rendere speciale la giornata dedicata al Sommo Poeta, è stato un meraviglioso pubblico di cari amici, rappresentanti di associazioni culturali e dell’editoria, oltre estimatori di Dante, anche giovanissimi seduti in prima fila, che ha accolto con piacere l’evento e alla riscoperta dell’opera dantesca, che non smette di ispirare e stupire nelle inesauribili chiavi di lettura.

Martina Paolantoni