L’uomo che parlava all’Universo

(2 recensioni dei clienti)

di Cinzia Perrone

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Descrizione

Un uomo in un paio di settimane circa, passa in rassegna la sua vita: c’è però un piccolo particolare che l’ha resa impossibile. Un segreto che sentirà il bisogno di condividere con la prima persona fidata che incontrerà durante il suo cammino: un vecchio sacerdote. Il prete sconvolto da questa rivelazione, deciderà, dopo averci visto chiaro, di aiutare la pecorella smarrita a ritrovare l’ovile. In tutto questo, il protagonista del romanzo continuerà a condurre con la famiglia una vita ordinaria, nascondendo, come ha sempre fatto, quel lato paranormale che gli appartiene. Un mistero in cerca di risoluzione, che si infittirà fino alla fine, insinuando dubbi e lasciando interrogativi, a cui forse solo il tempo saprà rispondere. Una storia senza fine, dove siamo condannati a ripetere gli stessi errori a cui trovare mille giustificazioni; ma i nodi prima o poi si scioglieranno, magari alla fine dei tempi.

2 recensioni per L’uomo che parlava all’Universo

  1. Sergio Tonino Michele Caporaletti

    L’uomo che parlava all’universo, ultimo libro di Cinzia Perrone, che a differenza degli altri si differenzia per una ricerca introspettiva nel comportamento umano.
    Il protagonista di questo libro è Sergio Striano , che in questo racconto sta per compiere 50 anni, e per gli accatimenti che gli sconvolgono la vita, da quando aveva 16 anni, ma di cui nessuno sà l’origine, viene detto anche “lo strano”.
    Contro la sua volontà è costretto a fare cose di cui è inerme e che lo rendono , a volte, assente dalla sua vita famigliare per la durata di un giorno. Dalla sera alla sera succesiva fino a che si addormenta.
    Sergio Straino è un portiere un uno stabile in via Po a Torino ha una moglie, Silvia , architetto e una figlia adolescente Sara, al quale è legatissimo ma ha un segreto che a loro non può svelare e il suo comportamento , nel giorno no , è notato dai suoi famigliari.
    Questo suo segreto è quello che lo tormenta e che lo porta , lui ateo, a chiedere aiuto ad un parrocco, Don Rocco con la confessione.
    Questo libro è un viaggio all’interno della anima umana e sul mistero della vita e della morte.
    In un passaggio del libro si legge ” la vita è un attimo fuggente” ed è questa la chiave di questo libro, Cosa che sappiamo tutti, ma presi dal nostro ricercare un benessere materiale, ci scordiamo che c’è un benessere, più importante, quello affettivo.
    Storia assurda quella del protagonista che , grazie all’aiuto , in primis, di Don Rocco e successivamente di Don Michele,riuscirà a liberarsi dal suo senso del condividere il proprio corpo.
    Narrato in prima persona che ti porta in lettura ad essere il protagonista e in questo libro ci sono ,oltre ad episodi di vita comune tra famigliari anche episodi “piccanti” ed uno di questi sconvolge in protagonista, per la serie chi è causa del suo male pianga sé stesso e , almeno per quello che ho interpretrato un specie di legge del contrapasso.
    La morale di questo libro è che la vita deve essere vissuta ogni attimo , ma non per le neccesità materiali ,anche se in qualche modo dobbiamo campare, ma coltivare ed apprezzare i propri affetti che tanto la Vita , alla fine, ci chiede il conto come succede in questo racconto.

  2. Sergio Tonino Michele Caporaletti

    L’uomo che parlava all’universo, ultimo libro di Cinzia Perrone, che a differenza degli altri si differenzia per una ricerca introspettiva nel comportamento umano.
    Il protagonista di questo libro è Sandro Striano , che in questo racconto sta per compiere 50 anni, e per gli accatimenti che gli sconvolgono la vita, da quando aveva 16 anni, ma di cui nessuno sà l’origine, viene detto anche “lo strano”.
    Contro la sua volontà è costretto a fare cose di cui è inerme e che lo rendono , a volte, assente dalla sua vita famigliare per la durata di un giorno. Dalla sera alla sera succesiva fino a che si addormenta.
    Sandro Straino è un portiere un uno stabile in via Po a Torino ha una moglie, Silvia , architetto e una figlia adolescente Sara, al quale è legatissimo ma ha un segreto che a loro non può svelare e il suo comportamento , nel giorno no , è notato dai suoi famigliari.
    Questo suo segreto è quello che lo tormenta e che lo porta , lui ateo, a chiedere aiuto ad un parrocco, Don Rocco con la confessione.
    Questo libro è un viaggio all’interno della anima umana e sul mistero della vita e della morte.
    In un passaggio del libro si legge ” la vita è un attimo fuggente” ed è questa la chiave di questo libro, Cosa che sappiamo tutti, ma presi dal nostro ricercare un benessere materiale, ci scordiamo che c’è un benessere, più importante, quello affettivo.
    Storia assurda quella del protagonista che , grazie all’aiuto , in primis, di Don Rocco e successivamente di Don Michele,riuscirà a liberarsi dal suo senso del condividere il proprio corpo.
    Narrato in prima persona che ti porta in lettura ad essere il protagonista e in questo libro ci sono ,oltre ad episodi di vita comune tra famigliari anche episodi “piccanti” ed uno di questi sconvolge in protagonista, per la serie chi è causa del suo male pianga sé stesso e , almeno per quello che ho interpretrato un specie di legge del contrapasso.
    La morale di questo libro è che la vita deve essere vissuta ogni attimo , ma non per le neccesità materiali ,anche se in qualche modo dobbiamo campare, ma coltivare ed apprezzare i propri affetti che tanto la Vita , alla fine, ci chiede il conto come succede in questo racconto.

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