Descrizione
Descrizione:
L’alba dopo la tempesta, un titolo evocativo a livello esistenziale, umano, poetico e narrativo. Un titolo da copertina, da cui il lettore, quasi di sicuro, si aspetta un genere, sulle prime, di narrativa prettamente sentimentale, ma anche filosofeggiante oppure addirittura, per certe linee, anche poetico. Si presume che sia un titolo scelto dall’autore per racchiudere il senso della storia, ma qui si tratta di una storia particolare che cela nel suo bocciolo di trama qualcosa di unico. Un autore che usa il disincanto in un’opera fantasiosa, la quale attraversa i generi più disparati.
Questi ultimi si immaginano come binari paralleli che viaggiano vicini, senza però incontrarsi mai. Troviamo il fantasy, a tratti anche un poco di sfumato spionaggio e infine della sana azione, nelle giuste dosi. Abbiamo Flam, la protagonista in assoluto, perfino il plot narrativo si dirama in tanti sentieri impervi che ci presentano numerosi personaggi, i quali da secondari diventano protagonisti o primari, e viceversa. Ma chi scrive ci introduce un omicidio e dal titolo del romanzo, inizialmente, ci fa credere per un attimo a un giallo o a un crime contemporaneo.
Questi ultimi si immaginano come binari paralleli che viaggiano vicini, senza però incontrarsi mai. Troviamo il fantasy, a tratti anche un poco di sfumato spionaggio e infine della sana azione, nelle giuste dosi. Abbiamo Flam, la protagonista in assoluto, perfino il plot narrativo si dirama in tanti sentieri impervi che ci presentano numerosi personaggi, i quali da secondari diventano protagonisti o primari, e viceversa. Ma chi scrive ci introduce un omicidio e dal titolo del romanzo, inizialmente, ci fa credere per un attimo a un giallo o a un crime contemporaneo.
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